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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Assegno unico per ogni figlio, ecco gli aumenti: cosa cambia da febbraio

L'Inps pagherà con gli importi aggiornati: è diretta conseguenza delle novità introdotte dalla prima manovra del governo Meloni, ma anche dell'adeguamento dell'importo dell'assegno all'inflazione galoppante

Assegno unico, ci sono novità in vista nel 2023 appena iniziato: rimodulazione (con rivalutazione). L'Inps pagherà infatti a partire da febbraio l'assegno unico e universale con gli importi aggiornati: è diretta conseguenza delle novità introdotte dalla prima manovra del governo Meloni, ma anche dell'adeguamento dell'importo dell'assegno all'inflazione galoppante.

Assegno unico: tutte le novità per il 2023

La legge di bilancio 2023 apporta significative modifiche agli importi spettanti alle famiglie beneficiarie di assegno Unico e universale con figli di età inferiore a un anno e per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, con la presenza di almeno un figlio in età compresa tra uno e tre anni. In particolare, per l'anno incominciato ieri è sancito ufficialmente quanto segue:

  • l'aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo, 50 euro in più dell'importo attuale (100 euro).
  • l'aumento del 50% dell'assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l'importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro;
  • l'aumento del 50% dell'assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce Isee di riferimento, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno.

In questi due ultimi casi, quindi, l'importo dell'assegno, a valori attuali, anziché oscillare tra 50 e 175 euro, avrà come minimo 75 e come massimo 262,50 euro (perché a un Isee di 40mila euro corrisponde oggi l'importo di 50 euro per il figlio minorenne). La legge di bilancio interviene anche in favore dei nuclei con figli disabili, disponendo la corresponsione a regime degli aumenti che erano stati riconosciuti nel corso del 2022.

"L'Inps è già pronta a riconoscere le maggiorazioni e la rivalutazione degli assegni" ha annunciato Vincenzo Caridi, che dell'Inps è direttore generale. Ma quali sono le cifre ufficiali che spetteranno alle famiglie? Gli importi definitivi saranno comunicati nelle prossime settimane con una successiva circolare dell'Inps, anche per tenere conto della rivalutazione legata all'aumento del costo della vita, rivalutazione che sarà resa nota con decreto ministeriale entro la metà di gennaio.

Gli aumenti 

Quindi gli aumenti spettanti, rivalutati a norma di legge, saranno conseguentemente erogati a partire dalla mensilità di febbraio 2023, fatto salvo il diritto ad eventuali conguagli spettanti a decorrere da gennaio 2023. Se bisogna attendere il decreto ministeriale entro la metà di gennaio, la relazione tecnica al disegno di legge di Bilancio già fornisce un'indicazione sull'importo preciso, perché ipotizza la cifra massima della maggiorazione in circa 94 euro mensili. A tale importo si arriva applicando una rivalutazione del 7,3% (la stessa già usata per le pensioni) a 87,5 euro (l'incremento del 50% sulla base del valore massimo di Auu attuale).

È stato infine stabilizzato l'incremento di 120 euro (finora applicabile solo nel 2022) della maggiorazione che viene riconosciuta alle famiglie con Isee non superiore a 25mila euro che nel 2021 hanno percepito l'assegno per il nucleo familiare.

Fonte: Today.it

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