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Dalle bollette alla manovra: le sfide economiche del nuovo governo

Il nuovo ministro dell'Economia dovrà essere pronto ad una corsa ad ostacoli. Dal gas al Pnrr, fino al nodo Ita: i primi 100 giorni saranno intensi e disseminati di obiettivi fondamentali per l'Italia

Il titolare del ministero dell'Economia e delle Finanze non è ancora stato scelto, così come il resto del nuovo governo, eppure la lista dei lavori in stand-by per il prossimo ministro è molto lunga e soprattutto disseminata di sfide fondamentali per il Paese. Il primo problema da affrontare sarà senza dubbio il caro-energia, ma ci sarà anche poco tempo per realizzare la manovra: l'insediamento al Mef coincide infatti con la scadenza delle misure di sostegno alle famiglie contro il caro-bolletta, con la legge di Bilancio e con lo sblocco della terza tranche del Piano Ue, tra le principali scadenza.

Il nuovo Decreto Aiuti

Partirebbe con una dote di circa 9,5 miliardi il quarto decreto bollette (dopo i primi tre del governo Draghi) per prorogare le misure di sostegno a famiglie e imprese contro il caro-energia. Innanzitutto si tratterebbe di rinnovare le misure del dl Aiuti Ter: il bonus per dipendenti e autonomi, il taglio delle accise sui carburanti, pari a circa 30,5 centesimi al litro per benzina e diesel e a 10 centesimi per il Gpl che scade il 31 ottobre. Ci sarebbe poi la proroga del credito d’imposta per le imprese al momento 'coperto' fino a novembre ma anche la possibile rateizzazione delle bollette o la moratoria per permettere alle aziende di avere liquidità. E questo solo per citare alcuni interventi attesi dal governo Meloni.

Poco tempo per la manovra

 Il prossimo ministro dell'Economia dovrà inoltre redigere in tempi record la nuova manovra per consentire il via libera in Parlamento entro il 31 dicembre. Se dovesse accogliere tutte le misure del programma del centro-destra, dalla flat tax al rafforzamento del taglio del cuneo e le pensioni con lo stop alla Fornero, non basterebbero 30 miliardi. In questa sede la prima promessa elettorale che dovrebbe trovare spazio sarebbe il cavallo di battaglia di FdI, la flat tax incrementale al 15%.

Pnrr, nuova tranche da 19 miliardi

La terza tranche del Pnrr vale circa 19 miliardi di euro e sarà condizionata al raggiungimento di 55 obiettivi, tra cui 16 target quantitativi (un numero maggiore rispetto alle due precedenti rate) entro il 31 dicembre di quest’anno.

Il nodo Ita Airways

 Il neo ministro si troverà alle prese con la complessa privatizzazione di Ita Airways, dopo l'avvio della trattativa in esclusiva del ministro uscente Daniele Franco con il fondo Certares insieme a Delta e Air France-Klm. Il tutto in un contesto a tinte fosche: in un contesto di prezzi del carburante in rialzo di oltre il 110% a causa della guerra in Ucraina, l'aviolinea si trova ora alle prese con perdite semestrali superiori a un terzo del capitale. Di qui la necessità di varare la seconda tranche da 400 milioni, già autorizzata dalla Ue, per ridare ossigeno alla cassa della compagnia soprattutto in vista della stagione più dura per il trasporto aereo, qual è l''autunno-inverno.

Il futuro di Mps

Riflettori puntati sull'aumento di capitale da 2,5 miliardi del Monte dei Paschi di Siena. Sono giornate e ore serrate per portare in porto l'operazione. L'azionista Mef, azionista con il 64%, 'verserà' 1,6 miliardi di euro e si lavora per la definizione degli investitori privati per gli altri 900 milioni. L'obiettivo è quello di far partire l'aumento di capitale il 17 ottobre per poter procedere al piano di ristrutturazione dell'istituto.

Fonte: Today.it

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