Caltagirone: Sos cooperative sociali, venerdì 17 febbraio riunione
Venerdì 17 febbraio incontro all'Educandato San Luigi per concordare le misure da proporre alla Regione. L'assessore Navarra: “Salvare una realtà significativa anche per l'occupazione”
Anche a Caltagirone è Sos cooperative sociali che operano nel settore dei servizi alla persona (in particolare in quello del disagio psichico), alle prese con situazioni debitorie sempre più gravi e insostenibili, con i lavoratori che non percepiscono gli stripendi da uno, in qualche caso persino due anni.
E' un problema, il loro, da risolvere a livello regionale, ma in questo caso il detto “mal comune mezzo gaudio” (a patire analoghe sofferenze sono anche le cooperative sociali del resto dell'Isola) non serve certo a lenire le ferite. Anche perché sono a rischio 150 posti di lavoro.
Da ciò l'iniziativa assunta dall'assessore alle Politiche sociali Cristina Navarra, che ha convocato per venerdì 17 febbraio, alle 9,30, nei locali dell'assessorato (nell'ex Educandato San Luigi), un incontro con Cgil, Cisl e Uil e le centrali delle cooperative (Confcooperative, Acgi e Unci) per concertare le misure da proporre alla Regione.
“Le imprese del nostro territorio – sottolinea Navarra – risultano in gravi difficoltà col pagamento dei contributi previdenziali, quindi sia con l'Inps e l'Inail per il rilascio del Durc, sia con Equitalia per le tasse, sia con la Serit per le partite iscritte a ruolo. Queste difficoltà, dovute alla crisi economica e anche ai ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, non consentono loro di versare per tempo i contributi previdenziali e questo non permette il rilascio del Durc. Si crea un circolo vizioso che porta l'impresa a fallire. Si tratta – aggiunge l'assessore – di un pericolo incombente, che va scongiurato”.
“Le cooperative sociali – afferma il sindaco Francesco Pignataro – rappresentano molto sia in termini di lotta al disagio, sia per ciò che attiene alle risorse umane e professionali impiegate. Bisogna quindi, trovare soluzioni idonee che restitusicano serenità a tante famiglie”.
Ecco alcune ipotesi suggerite alla Regione: trasferimenti ai Comuni a destinazione vincolata; costituzione di un fondo di garanzia Durc in accordo con Inps e Inail per dare sostegno alle imprese in difficoltà con i debiti previdenziali; decreto regionale per convenzioni con Inps, Inail e Cassa edile, per consentire alle imprese la compensazione con i debiti contributivi dei crediti dali stessi vantati nei confronti della Regione.