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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Caso aeroporto Fontanarossa: scontro tra Agen e Lo Bello

Lo Bello, presidente della Camera di Commercio di Siracusa e vice nazionale di Confindustria, accusa la Camera di Commercio di Catania di aver fatto nomine politiche nella dirigenza della Sac. Immediata la replica di Pietro Agen

Una telenovela infinita la vicenda dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. Adesso è scontro di parole tra Pietro Agen e Ivan Lo Bello. Il primo è il presidente della Camera di Commercio di Catania, della Confcommercio regionale siciliana e vice nazionale. Il secondo è presidente della Camera di Commercio di Siracusa e vice nazionale di Confindustria. Entrambi hanno un ruolo chiave sul rinnovo degli organi della Sac, la società di gestione dello scalo etneo.

Giorni fa Lo Bello era intervenuto aspramente sulla vicenda dichiarando: “Se alla Sac, dovessero essere nominati dei commissari occorre che siano persone indipendenti, capaci di lavorare valutando i fatti e non secondo indicazioni politiche”. Parole non poco velate che accusano la Camera di Commercio di Catania, di aver fatto nomine politiche nella dirigenza della Sac.

A sostegno delle affermazioni di Lo Bello anche il presidente di Confindustria Catania Domenico Bonaccorsi di Reburdone: "Questi vecchi interessi sono la vecchia cultura della politica che occupa le poltrone, distribuisce e si contende fette di potere che ormai non sono più assolutamente accettabili".

Immediata la contro risposta di Agen: “ Non siamo noi a dire bugie e proveremo, invece, che qualcun altro le dice”, riferendosi chiaramente alle dichiarazioni di Ivan Lo Bello.

"Il fatto che una giunta abbia deliberato con 13 rappresentanti di tutte le categorie all'unanimità dimostra -  continua Pietro Agen - che non abbiamo padrini, certamente questo dà fastidio, credo che un po' tutti abbiano provato a dirci i nomi, quindi non facciamo distinzioni, ognuno ci voleva dare il suo. Se Lo Bello dice che noi abbiamo candidato Castiglione, mente sapendo di mentire, noi abbiamo messo cinque nomi, nei nostri cinque nomi Castiglione non c'è, io gli ho offerto un accordo a tre, avevamo cinque seggi, ne avremo eletti cinque, Castiglione non c'è, chi mente?”.

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