Stop alla speculazione: bloccati due centri commerciali
Oltre al centro commerciale che doveva sorgere a Scordia, anche un altro progetto è stato bocciato. Si tratta di un outlet di 35mila metri quadrati che doveva nascere a Motta Sant'Anastasia
Oltre al centro commerciale che doveva sorgere a Scordia, anche un altro progetto è stato bocciato. Si tratta di un outlet di 35mila metri quadrati che doveva nascere a Motta Sant'Anastasia. La provincia di Catania ha una percentuale di centri commerciali tra le più grandi d'Europa: 553 metri quadrati per ogni mille abitanti. Prima del 2000 la superficie totale dei grandi ipermercati era appena di 40mila metri quadrati, oggi è di quasi 350mila.
Francesco Sorbello funzionario della Confcommercio ha seguito l'iter amministrativo che ha portato a una svolta storica per il commercio catanese: "Sono state delle operazioni non commerciali, ma di speculazione edilizia. Sono stati degli immobiliaristi, delle imprese edili che hanno acquistato dei terreni sciarosi o, nella migliore delle ipotesi, terreni a vocazione agricola, hanno ottenuto i cambi di destinazioni d'uso in variante ai piani regolatori generali, quindi si usciva anche dalla programmazione organica del territorio, perché la variante è l'antitesi della programmazione organica e completa del territorio. Quindi si usciva da questa prospettiva, si facevano le varianti, si ottenevano le autorizzazioni di natura edilizia e quelle commerciali che venivano fatte attraverso norme ad hoc e una volta che le autorizzazioni erano state ottenute, sia quelle di natura urbanistica che di natura commerciale, l'iniziativa veniva venduta all'operatore commerciale di turno".