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Aree Covid free nei pub e nelle discoteche: "Ecco il protocollo per ripartire in sicurezza"

Le associazioni del settore hanno presentato al ministero della Cultura uno schema elaborato dalla Commissione Salute, coordinata dal palermitano Vincenzo Grasso. Prevista la tracciabilità anche attraverso sistemi di biglietteria elettronica

Il settore dell’intrattenimento e dei locali da ballo sta tracciando la strada per una riapertura in sicurezza dei propri locali. Le associazioni Silb, A-Dj, Club Festival Commission Italia e sindacato italiano lavoratori spettacolo, hanno presentato al ministero della Cultura lo schema di protocollo elaborato dalla Commissione Salute, coordinata dal palermitano Vincenzo Grasso, presidente di Silb Confcommercio Palermo. Il documento ha ottenuto l’approvazione del professor Pier Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene presso l’Università di Pisa e assessore alla Sanità della Regione Puglia e del professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico di Genova. C’è anche l’entusiastica adesione del presidente della Siae Giulio Rapetti (Mogol).

Il “Protocollo per la prevenzione del Covid 19 nelle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo” si propone di realizzare vere e proprie aree “Covid free”, coniugando l’esigenza degli imprenditori di riaprire alle migliori condizioni possibili e il rispetto della tutela sanitaria dei clienti e dei dipendenti. 

“Non vogliamo anticipare i contenuti del protocollo fino a quando il Ministero non avrà espresso un suo primo parere - spiega Vincenzo Grasso - ma il protocollo prevede la tracciabilità anche attraverso idonei sistemi di biglietteria elettronica, la negatività al Covid rilevabile attraverso la patente vaccinale e i tamponi antigenici, la predisposizione di piattaforme informatiche in grado di gestire il flusso di informazioni e rigorose misure sanitarie per personale e clienti. Siamo al lavoro per la realizzazione di un evento-test”.

Alla stesura del protocollo hanno collaborato alcuni tra i più qualificati esperti della materia: il professor Antonio Cascio, direttore dell’Unità operativa di Malattie Infettive e del Centro di riferimento regionale Aids del Policlinico di Palermo e dal dott. Enrico Alagna, specialista in Igiene e medicina preventiva, Medico Emergenza Covid- 19 in forza al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Palermo. 

“Ci siamo confrontati con realtà europee come Olanda e Spagna che si sono mosse in anticipo - aggiunge Grasso - e siamo riusciti a contemperare le diverse esigenze di un comparto eterogeneo. Siamo fiduciosi, l’approvazione di questo protocollo che dovrà essere vagliato anche dal Ministero della Salute ci consentirebbe di poter salvare almeno la stagione estiva e di ridare speranza a un settore massacrato dalle chiusure obbligate, che non è stato salvaguardato da adeguati sostegni e che offre lavoro a decine di migliaia di persone con contratti anche stagionali”.

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