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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Caffè concerto di nuovo al centro del dibattito: "Chiediamo il loro ripristino"

Il consigliere comunale Salvo Di Salvo invoca un dietrofront del Comune. All'appello del consigliere si unisce anche quello del presidente di Mio Italia, Roberto Tudisco che parla di categoria "massacrata fino all'ultimo senza motivo"

Con l'approvazione nel 2019 della delibera dell'area di rilevanza storico ambientale a firma dell'ex assessore Balsamo sono venuti meno i caffè concerto che hanno sempre animato il centro storico di Catania durante le sere d’estate. In queste ore, però, è tornata alla ribalta la questione sulle concessioni di suolo pubblico ai locali catanesi affiancate da isole pedonali. Da qui, la richiesta di "ripristino" dei caffè concerto da parte del consigliere Salvo Di Salvo che, più volte in questi anni, ha richiamato l’attenzione dell’Amministrazione comunale, anche attraverso le interpellanze in consiglio comunale. 

“Chiederò incontro con assessore Lombardo” 

"Da oltre 20 anni – spiega Salvo di Salvo, consigliere comunale di Grande Catania - dalla prima all’ultima sindacatura Bianco, i caffè concerto si sono sempre fatti. In una città a vocazione turistica come Catania, i caffè concerto rappresentano un’offerta importante. Ma ci si è convinti di non dare seguito a questa iniziativa che sta danneggiando diversi locali. È una perdita per il Comune stesso, perché il suolo pubblico che si rilascia significa maggiore entrate per le casse comunali oltre che essere a costo zero per il Comune stesso". “Con questo atteggiamento - aggiunge Di Salvo - si rischia di creare esercenti di serie a e di serie b. Abbiamo dovuto già attraversare la crisi legata al Covid, se ci mettiamo le beghe da parte del comune a non rilasciare questo provvedimento chiaramente la situazione si complica ulteriormente. Lo dico negli interessi degli esercenti e della città che, in questo momento, vive una situazione molto delicata, in quanto è sepolta dalla spazzatura. Non mi fermerò in ogni caso e chiederò un incontro all’assessore alle attività produttive Lombardo e di costituire una conferenza dei servizi per capire quali sono le questioni che bloccano il ripristino dei caffè concerto”.

Tudisco: “Categoria massacrata, non capiamo perché”

La questione dei caffè concerto rimane un nodo da sciogliere per quei ristoratori e gestori di locali che rimangono in attesa di poter accogliere all'esterno delle proprie attività i clienti con musica dal vivo, reading ed esibizioni varie, sfruttando la bella stagione. Un’iniziativa che è sempre servita a dare una boccata di ossigeno ai commercianti ed agli imprenditori: “Noi siamo ovviamente favorevoli al ripristino del caffè concerto – spiega Roberto Tudisco, presidente provinciale del gruppo Mio Italia -, soprattutto perché venendo meno i caffè concerto è venuta meno anche la tariffazione per la concessione di suolo pubblico esclusivamente per il periodo estivo. Quando ho chiesto in seduta di consiglio comunale, circa otto mesi fa, perché con l’abolizione dei caffè concerto sia venuta meno anche la tariffazione agevolata mi è stato detto che si trattava di un’anomalia che sarebbe stata risolta.  Ma a quelle parole non sono mai seguiti i fatti. Dopo quello che abbiamo affrontato con la pandemia, con tutte le questioni legate alla Tari e all’installazione delle pedane”. “Massacrati fino all’ultimo – conclude amaramente Tudisco - non so come e perché veniamo considerati in questo modo dall’amministrazione comunale. Conviene non investire in questa città in questo momento, siamo in una situazione di stallo peggiorativo, se non si risolvono tutti questi problemi in un momento di crisi del settore che non ha precedenti”.

L'ex assessore Balsamo fa chiarezza

"Con la delibera dell'area storica ambientale che, a giorni, mi auguro diventerà regolamento, quella dei caffè concerto non ha più senso di esistere - spiega l'ex assessore alle attività produttive, Ludovico Balsamo - Le occupazioni di suolo pubblico sono consentite tutto l'anno, colazione, pranzo e cena. E per quanto riguarda le esibizioni musicali è possibile farle anche senza aver aderito alla delibera dei caffè concerto che, di fatto, non esiste più da tre anni".

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