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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Pasqua, tra crisi e aumento dei prezzi: ecco cosa pensano i catanesi

Come ogni anno l'atteso pranzo di Pasqua sta per arrivare. C'è chi lo passa in famiglia, con gli amici o in viaggio: Abbiamo chiesto ai catanesi come prepareranno questo pranzo e, soprattutto, se hanno riscontrato un aumento dei prezzi

Come ogni anno l’atteso pranzo di Pasqua sta per arrivare. C’è chi lo passa in famiglia, con gli amici o in viaggio. E se già la notizia sulle “uova di pasqua” salate- dati dell’associazione Adoc - ha fatto crollare del 30% i consumi- meglio pensare alla linea e risparmiare un po' di soldini. Abbiamo, così, chiesto ai catanesi come prepareranno questo pranzo e, soprattutto, se hanno riscontrato un aumento dei prezzi, facendo la spesa.

La signora Annamaria Romano, casalinga di 67 anni, cucina un po' di tutto: dalla pasta al forno e le crepes con i carciofi ai vari antipasti e coniglio o agnello alla brace. “Quest’anno, a dire il vero, sarò ospite di mia figlia. Io vivo a Como ma ho notato che a Catania i prezzi della frutta, carne e verdura sono più alti. Tutti dicono che vivere in Sicilia costa di meno e che le promozioni sono convenienti, ma io facendo il paragone, non lo credo affatto!”

Anche la signora Benedetta Saia, pensionata di 66 anni, ha constatato un aumento generale dei prezzi. “Quest’anno preparerò un pranzo più leggero, se prima con 50 euro riempivo un carrello al supermercato, oggi a stento compro l’essenziale. L’aumento nel pane, poi, è impressionante!”.

Più approfondita e dai toni amari, la riflessione di Giovanna S.,50 anni precaria della scuola. “C’è poco da festeggiare di questi tempi con la crisi che viviamo. Manca il lavoro da noi al Sud e, da parte della classe politica, non c’è quella volontà di far progredire le cose. Le strade sono vuote, il traffico in città è ridotto, la benzina è cara: la situazione è disastrosa. Se questa crisi è più tangibile in alcune città italiane, da noi c’è sempre stata, ma interessa anche il posto statale, il che significa aver toccato il fondo. In tutto ciò, possiamo trovare un lato positivo: un certo ridimensionamento, basta con il consumismo sfrenato, meglio seguire la giusta misura anche nel fare la spesa. Quest’anno non preparerò alcun pranzo, preferisco fare una passeggiata al mare, dato che non sono potuta andare a trovare mia figlia che vive fuori, perché i biglietti aerei erano troppo cari”.

C’è chi, infine, come Lucia Costanzo, estetista di 23 anni, comprende come gli aumenti ci siano, nonostante un lavoro autonomo e un proprio stipendio. “Vivo ancora con la mia famiglia e, nonostante, sia io stessa a mantenermi con il mio lavoro, noto quanto difficile stia diventando per i genitori mantenere i propri figli, non parlo di abbigliamento firmato o di cose in più, mi riferisco alle semplice esigenze..ormai arrivare a fine mese diventa sempre più difficile. Chissà che fine faremo! ”

 

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