Cisl: in aumento i permessi di maternità e di paternità dei lavoratori etnei
La Cisl di Catania e il Coordinamento Donne Cisl hanno reso noti i numeri dei permessi di maternità e paternità per i lavoratori del settore privato: erano stati 9002 nel 2001, sono 8879 solo nel primo semestre del 2012
La Cisl di Catania e il Coordinamento Donne Cisl hanno reso noti i numeri dei permessi di maternità e paternità per i lavoratori del settore privato: erano stati 9002 nel 2001, sono 8879 solo nel primo semestre del 2012. Il dato dell'Inps dice che c'è una maggiore consapevolezza tra i lavoratori ma che c'è ancora molto da fare in sede contrattuale per conciliare i tempi di lavoro con quelli della famiglia.
A Catania, solo una donna su tre lavora. Il tasso di occupazione femminile è del 27,9%, mentre in Italia è del 46,5%. Le donne catanesi in cerca di occupazione sono 17mila (su una "forza lavoro di 121mila), cioè solo il 14%. Il tasso di inattività è del 67,5%, mentre in Italia è del 48,5%.
Durante l' incontro tenutosi presso l'Aula magna del Dipartimento di Analisi dei processi politici, sociali e istituzionali (DAPPSI) di Catania, è stato messo in evidenza come oggi molte donne con contratto a tempo determinato con la maternità rischiano di perdere il posto di lavoro, mentre nel settore pubblico rischiano di vedersi bloccata la carriera. Forte è stata la richiesta di maggiori servizi per la famiglia, nello specifico per conciliare lavoro e famiglia da parte del pubblico e del privato, valorizzare la contrattazione in azienda per migliorare le condizioni contrattuali ed economiche per lavoratori e lavoratrici.
Hanno partecipato Liliana Ocmin, segretaria confederale Cisl nazionale, Alfio Giulio, segretario generale Cisl Catania, Giuseppe Vecchio direttore del DAPPSI, Daniela De Luca, segretario generale Cisl Sicilia.
"Migliori servizi pubblici e adeguate norme contrattuali - ha dichiarato Alfio Giulio, nella sua introduzione - possono opporsi allo scoraggiamento che frena la ricerca di occupazione in molte donne, su cui grava il maggior peso delle cure familiari".