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Economia

Chi rischia di perdere il reddito di cittadinanza

Dei quasi 920mila indirizzati ai servizi per il lavoro, 86mila sono esonerati e altri 173mila risultano occupati. Più di 660mila persone potrebbero perdere il sostegno economico

Sul reddito di cittadinanza l'intenzione del governo è ormai arcinota: togliere il sussidio a tutti i beneficiari che possono lavorare. Il principio a cui si ispira la maggioranza è che il Rdc deve diventare uno strumento rivolto solo a chi, per problemi di salute o altri impedimenti, non può trovarsi un lavoro. Tutti gli altri (e vale a dire disoccupati o inoccupati) dovranno invece farcela da soli. Per loro "la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro" ripetono da mesi gli esponenti di centrodestra. 

I dati Anpal

Ebbene: quanti sono i beneficiari che rischiano di perdere il sostegno economico? Secondo i dati dell'Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, l'Anpal, i beneficiari del reddito di cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro sono 919.916. Di questi, 173mila (18,8%) risultano occupati, 660mila (il 71,8%) sono tenuti alla sottoscrizione del patto per il lavoro. I restanti 86mila (9,4%) risultano esonerati, esclusi o rinviati ai servizi sociali.

Dei 660mila beneficiari soggetti al patto per il lavoro (dunque non occupati, non esonerati e non rinviati ai servizi sociali), quasi i tre quarti - il 72,8%, corrispondente a 480mila persone - non ha avuto un contratto di lavoro subordinato o para-subordinato negli ultimi 3 anni. I soggetti presi in carico dai servizi per il lavoro sono 280mila, pari al 42,5% dei 660mila soggetti al patto per il lavoro.

Verso la nuova riforma: gli scenari

Non c'è bisogno di fare molti calcoli: se la riforma andrà in porto oltre 650mila persone potrebbero perdere il sussidio. Certo, la nuova legge è ancora tutta da scrivere e non è affatto escluso che non verranno contemplate alcune eccezioni. Ad esempio nei confronti di quei disoccupati sopra una certa soglia di età (50 o 55 anni) che incontrano fisiologicamente più difficoltà nel trovare lavoro. 

Resta da capire cosa il governo voglia fare per i cittadini a cui verrà tolto il Rdc: ci sarà un altro sussidio (magari meno generoso) o la maggioranza scegliera la "linea dura"? Nel centrodestra si ripete spesso che la chiave di tutto è il lavoro. Secondo Fdi, ad esempio, una risposta può essere quella di "separare l'assistenza dalle politiche attive incentivando le assunzioni con il meccanismo chi più assume meno paga". Ma difficilmente la disoccupazione potrà essere abolita per decreto. 

Fonte Today.it

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