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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

La SLAI Cobas minaccia una mobilitazione generale

Il sindacato chiede una soluzione al problema del precariato degli Enti locali e ritiene ingiusto considerare i precari degli Enti dei parassiti e gli unici responsabili delle disastrose condizioni delle casse siciliane

La SLAI  Cobas - Sindacato dei Lavoratori  Autorganizzati Intercategoriale - è sul piede di guerra. Ha minacciato una mobilitazione nazionale se il Governo non individuerà una soluzione definitiva al problema del precariato degli Enti locali.

Riteniamo che sia profondamente ingiusto considerare i  precari degli Enti dei parassiti e gli unici responsabili delle disastrose condizioni in cui versano le casse della Regione e dei Comuni Siciliani” ha dichiarato Salvo Scuderi del coordinamento regionale Sicilia della SLAI  COBAS.

Qual è la condizione sul precariato degli Enti locali a Catania?

“La situazione dei precari storici nella provincia di Catania è del tutto simile a quella delle altre provincie siciliane. Migliaia di lavoratori prestano la loro attività nei comuni e negli altri enti. La maggior parte di questi sono part-time, a 24 ore settimanali, con uno stipendio di circa 800/900 euro mensili. Svolgono funzioni ormai indispensabili per gli enti dove operano. In alcune realtà si è proceduto all'assunzione a tempo indeterminato ma sempre part-time, anche in questo caso non si capisce cosa accadrà nei prossimi giorni”.

Di chi è la responsabilità per la situazione di precarietà di tutti questi lavoratori?
“E' evidente che le responsabilità di questa situazione sono da attribuire a vari organi: dallo Stato che iniziò il fenomeno con la legge nazionale sulla precarietà, alla Regione e ai Governi che si sono susseguiti in questi 20 anni e che non hanno provveduto a risolvere la questione dei precari regionali ma anzi il più delle volte hanno usato i precari dei Comuni come merce di scambio elettorale. Infine, la responsabilità va anche ai  Comuni che utilizzano senza scrupolo lavoratori basto costo. Inoltre, la maggior parte degli stipendi sono pagati dalla Regione, a tale proposito i Comuni non hanno alcun interesse a stabilizzare la situazione di questa povera gente”.

Avete minacciato una mobilitazione, se il Governo non risolverà il problema, quando e come pensate di agire?

"L'ultima grande vittoria dei precari siciliani è stata l'approvazione della legge regionale n.16/2006 che ha permesso dei miglioramenti, la fuoriuscita tramite assunzione a tempo indeterminato di una parte, dei contratti a tempo determinato per altri ed una aumento delle ore lavorative (prima erano 18 ora 24). Il passato sciopero è costato l'occupazione per diverse settimane di molti Comuni siciliani, di un paio di uffici provinciali del lavoro (tra cui quello di Catania) e diversi blocchi stradali con relative multe e denuncie. Se il silenzio del Governo regionale continuerà saremo costretti a tornare in piazza e a lottare senza scrupolo".
 

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