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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Tagli alla scuola, la Cisl annuncia: "La mobilitazione continua"

A Catania, negli ultimi tre anni, i tagli agli organici previsti dalla legge 133 sono circa 4000 tra docenti e assistenti tecnico-amministrativi. La Cisl si mobilita: " Chiederemo ancora una volta al Prefetto di farsi carico dei problemi della scuola catanese"

A Catania, negli ultimi tre anni, i tagli agli organici previsti dalla legge 133 sono circa 4000 tra docenti e assistenti tecnico-amministrativi. Nella scuola elementare, in cinque anni, sono state tagliate 281 classi, 1431 docenti e chiusi totalmente 16 plessi. La Cisl Scuola è fortemente preoccupata per tale situazione.

Giuseppe Denaro, segretario generale della Cisl Scuola catanese, in occasione din un incontro che si terrà questa mattina alla scuola Parini di Catania, ha dichiarato che "ci sono 4000 posti di lavoro in meno, di cui 1115 solo lo scorso anno, in una provincia come la nostra, che detiene il triste primato della disoccupazione cronica. Centinaia e centinaia di precari siciliani, per non rimanere espulsi per sempre dalla scuola, sono stati costretti a emigrare al Nord in cerca di fortuna, con enormi disagi e sacrifici facilmente comprensibili, non dissimili da quanto patito dai loro genitori e nonni negli anni scorsi. Nulla purtroppo è cambiato".

"Solo la scuola elementare, il nostro gioiello di famiglia – spiega – dall’anno scolastico 2006-2007 a oggi ha subito il taglio di 281 classi, di 1431 docenti e la chiusura totale di 16 plessi. Il ritorno di fatto al maestro unico ha impoverito l’offerta formativa. Non vi sono più i docenti per garantire un tempo scuola più lungo, quelle compresenze che erano vitali per aiutare i più bisognosi, i più svantaggiati».
«Il gap del tempo pieno tra noi e il Nord è costantemente invariato: 3,5 al Sud contro il 44,7. Le nostre famiglie hanno chiesto il tempo pieno ma invano. Se consideriamo che la nostra scuola si trova in un territorio fortemente emarginato, di cui ben 4621 alunni sono stati segnalati a rischio di dispersione scolastica, il quadro diventa drammaticamente serio".


"Per non parlare della decurtazione delle ore dei laboratori negli istituti tecnici – aggiunge Denaro – e del problema ATA, in particolare degli ex bidelli: in tre anni un taglio secco di 750 unità. Conseguenze: problemi di vigilanza nelle scuole, di pulizie e tempo scuola ridotto. Aumentano di gran lunga gli alunni per classe con problemi di sicurezza spaventosi".


"Continueremo – conclude – a sostenere i precari, la scuola pubblica e il diritto allo studio degli alunni. Vanno da subito bloccati i tagli agli organici e congelati per almeno tre anni. Chiederemo ancora una volta al Prefetto di farsi carico dei problemi della scuola catanese, prima che il coma diventi irreversibile. La mobilitazione continua".

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