Tagli alla scuola, Anief chiede l'intervento di Crocetta
La regione maggiormente colpita dal provvedimento sull'annullamento di 2611 scuole, firmato dal governo Monti, sarà la Sicilia: confermata la soppressione di 360 istituti
Il governo Monti saluta il nuovo 2013 con un altro "taglio". A farne le spese sono, principalmente, le scuole siciliane: 360 in tutta l'isola. Si tratterebbe in pratica non di nuovi tagli ma della conferma di soppressioni già avvenute all’inizio dell’anno scolastico in corso e che invece il governo dimissionario - dopo una sentenza della Corte Costituzionale – avrebbe dovuto ‘sanare’, ripristinando il numero precedente o trovando un compromesso con nuovi criteri che avrebbero salvato quasi il 50 per cento degli istituti.
"Per la scuola italiana il 2012 si chiude nell'illegalità: il governo Monti ha infatti deciso all'ultimo momento di annullare i decreti di rideterminazione della rete scolastica, in particolare il c. 4, art. 19, della Legge 111/11, attraverso cui l'ultimo governo Berlusconi aveva illegittimamente deciso, senza l'indispensabile parere della Conferenza Stato-Regioni, di sopprimere dall'anno scolastico in corso ben 2.611 istituti pubblici".
È quanto si legge in una nota dell'Anief, l'associazione professionale e sindacale, che ritiene "ingiustificabile che l'esecutivo uscente abbia deciso di non dare seguito alla sentenza n. 147/12 della Consulta, che nel giugno scorso ha cancellato la norma unilaterale sul dimensionamento scolastico".
"Quanto accaduto - aggiunge – è ancora più grave, dal momento che il governo è di fatto ritornato sui propri passi, stralciando quanto riportato nel disegno di legge di stabilità (n. 5534) presentato ad ottobre dallo stesso governo: il comma 36 dell'art. 1, infatti, prendeva atto della decisione della Corte costituzionale e preannunciava una nuova intesa Stato-Regioni per l'attuazione di un nuovo dimensionamento in base al numero di 900 alunni per le scuole di ogni ordine e grado, precisando che valeva soltanto per l'a.s. 2012/13 quanto previsto dal c. 5, art. 19 dalla stessa L. 111/11 per le scuole superiori dove, peraltro, doveva essere disciplinata la reggenza e non la soppressione indebita di 236 scuole superiori".
"Ora con la stralcio del comma dalla legge n. 228 del 24 dicembre 2012, l'Anief - prosegue la nota - torna alla carica. Dopo la denuncia fatta alla stampa lo scorso giugno, subito dopo la sentenza della Consulta, e di fronte all'illegittima organizzazione delle scuole autonome nel territorio, ricorda che sono 2.611 le scuole soppresse illegittimamente nell'a.s. 2012/13: metà di esse (1.404) sono scuole dell'infanzia, primarie e circoli didattici, 2.375 nel primo ciclo di istruzione, 39 istituti professionali, 174 istituti tecnici e 23 licei. Quasi la metà dei tagli al Sud in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, anche il Lazio a quota meno 300 istituti.
Con il 2013 alle porte, l'Anief ha così deciso di scrivere a tutti i presidenti delle Regioni e agli assessori italiani competenti, per chiedere loro un incontro urgente con i propri referenti regionali, al fine di sapere quando saranno annullati i recenti decreti di rideterminazione della rete scolastica. Così, di fronte a questa dura ed inaccettabile realtà, l'Anief, ha chiesto urgentemente al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, di intervenire tempestivamente per annullare questo provvedimento