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Tecnologia nel settore immobiliare: il ruolo dell'agente è ancora centrale

E' falso dire che con l'avvento delle innovazioni i clienti non avranno più bisogno di un esperto locale, anzi è necessaria la presenza di un professionista che sappia dare anima all'offerta immobiliare

Futuro, prospettiva e tecnologia sono al servizio del mercato immobiliare.
Ma la vera domanda è: i robot stanno sostituendo gli agenti fisici? 

In questo settore, ormai, si usano sempre più innovazioni.
La tecnologia, però, non è un nemico e tali miglioramenti possono effettivamente riportare i professionisti al centro del loro lavoro.

Web e contatto con la realtà 

“E' falso dire che con gli annunci online i clienti non avranno più bisogno di un esperto locale" afferma Saverio Franceschini, broker titolare di RE/MAX Platinum. "Mentre la rete permette agli acquirenti di trovare le proprietà a cui sono interessati e di raccogliere informazioni su scuole, traffico o servizi locali, questi dati devono essere tradotti da qualcuno che sappia cosa significano. I clienti, al fine di prendere decisioni consapevoli, hanno ancora bisogno di agenti competenti che possano fornire informazioni accurate. Inoltre, le migliori offerte immobiliari sono spesso quelle ancora online. Attraverso le loro reti, i professinisti sanno quali case stanno per diventare disponibili e - così - possono agire nel momento in cui i venditori sono pronti”

"Il settore immobiliare riguarda le persone, e i robot non possono costruire un rapporto o creare una vera connessione" prosegue Franceschini. "I chatbot sono diventati più comuni nel corso degli anni per le risposte veloci che possono fornire a domande semplici; ma, per portare a termine una vendita, è fondamentale coltivare l'esperienza del cliente fin dall'inizio". 

"Comprare e vendere una casa è uno dei momenti più emotivi e stressanti nella vita di una persona: un computer non gestisce le emozioni come può fare un agente in carne e ossa”

I social media, la tecnologia e le relazioni

“Se usata correttamente, la tecnologia non sostituirà le relazioni duramente guadagnate, ma permetterà di dedicare più tempo al mantenimento di tali rapporti e alla creazione di nuove connessioni" dice Franceschini. "E per di più, i social media possono effettivamente aiutare queste relazioni ad essere più trasparenti ed affidabili. Dare ai clienti l'opportunità di condividere feedback ed esperienze, permette agli altri di avere una visione chiara del fatto che ci si possa fidare o meno di un agente; inoltre, la facile accessibilità dei social media permette di fornire ai clienti una guida, non importa dove ci si trovi”.

"Gli acquirenti vorranno sempre visitare personalmente le proprietà prima di effettuare un acquisto, e ciò significa che qualcuno dovrà essere presente per assicurarsi che le loro impressioni siano buone".

"Le proiezioni virtuali e i tour a 360 gradi offrono la possibilità di effettuare la passeggiata virtuale in una proprietà, ma è ancora necessario un agente che riesca a creare l'atmosfera giusta. Inoltre, molti acquisti di case sono guidati dall'intuizione e dall'emozione, e ci vuole un professionista tale da cogliere i segnali (anche sottili) importanti per un compratore”.

“Le telecamere ad alta potenza e i droni stanno diventando migliori, più economici e facili da usare. E’ vero che gli agenti possono usare i loro smartphone per registrare video di buona qualità, modificarli con app di livello professionale e caricarli sui social media e sul sito web in pochi minuti; ciò nonostante - continua Franceschini - un professionista è tutt'altra cosa. Questo dà ai potenziali acquirenti nuovi modi per sperimentare le case, e agli agenti la possibilità di aumentare le loro visualizzazioni di proprietà senza l'impiego di molto tempo e con meno fatica. Nello specifico, il video è uno strumento che permette di presentarsi a potenziali clienti in tutto il mondo, mettendo le proprie capacità sul tappeto rosso”

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L'automazione è nemica degli agenti immobiliari?

“Gran parte del nostro tempo viene speso per rincorrere le scartoffie, inserire dati o inviare file" racconta Franceschini. "Queste sono tutte attività che la tecnologia svolge molto bene. Le app per la firma digitale e l'archiviazione dei documenti nel cloud non solo creano un modo più sicuro e affidabile per gestire i dati, ma fanno risparmiare tempo a tutti e migliorano la soddisfazione dei clienti. Lasciare che la tecnologia si occupi dei nostri compiti banali, permette di concentrarci sull'offerta di valore da proporre all'acquirente".

"Invece di essere spaventati dalla nuova tecnologia, è opportuno abbracciare questi cambiamenti come modi per rendere la propria attività più affidabile ed efficiente. Meglio concentrarsi sui bisogni dei clienti e spendete il tempo risparmiato con la tecnologia per rafforzare le relazioni. - Conclude - L'empatia e l'emozione comunicate ai clienti non possono mai essere automatizzate”. 

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