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Unict: NO ai corsi di laurea in Agraria e Giurisprudenza a Ragusa

L'Università di Catania ha detto no al prosieguo, ad esaurimento, dei corsi di laurea in Agraria e Giurisprudenza a Ragusa. E' la decisione assunta dal Senato Accademico

L'Università di Catania ha detto no al prosieguo, ad esaurimento, dei corsi di laurea in Agraria e Giurisprudenza a Ragusa. E' la decisione assunta dal Senato Accademico dell’Università di Catania. Ma i vertici del consorzio, rappresentando la volontà delle forze politiche e della comunità, non intendono demordere. La questione, molto probabilmente, è solo finanziaria. Il Consorzio ha onorato solo a fine luglio la rata in scadenza a giugno ed ha chiesto di differire i pagamenti previsti a fine del mese scorso.

Questo il commento di Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa: "La decisione assunta dal Senato accademico di interrompere, in modo unilaterale, la presenza delle facoltà di Agraria e Giurisprudenza già dal prossimo anno ha il significato inequivocabile di una scelta proditoria che non lascia interpretazioni di sorta. Il Consorzio ha già onorato gran parte degli impegni assunti: rimane scoperta, per la verità, una somma derivante da un contenzioso precedente, che essendo priva di scadenza, non è corredata di perentorietà. Il rettore Recca si era impegnato che il prossimo anno accademico gli studenti dei due corsi sarebbero rimasti a Ragusa; la convenzione firmata il 6 giugno del 2010, peraltro, prevedeva che non si sarebbe trasferita facoltà da Ragusa se non si fosse realizzato il quarto polo universitario. Tutto sta avvenendo nel più assoluto silenzio della classe dirigente politica di questa provincia che assiste all'ennesimo scippo con disinvoltura e indifferenza che indicano, in modo chiaro, il declino culturale di una comunità che rimane senza le sue eccellenze universitarie. La Cgil, non volendo fare parte di questo coro, ammutolito e silente, propone la immediata convocazione del cda; la richiesta di un incontro urgente con il rettore Recca e il presidente della Regione, Lombardo; la convocazione di una conferenza di servizio alla ripresa dell'attività per rimettere in campo le premesse per la costruzione del quarto Polo".

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