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“Chiunque, ovunque, sempre” al Cortile della Cgil

Si è conclusa ieri sera al Cortile della Cgil in via Crociferi a Catania la due giorni dell’evento “Chiunque, ovunque, sempre”, organizzato da “La rete del rifugiato coordinamento Catania”, di cui Francesca Romana Di Giorgio è la coordinatrice, in collaborazione con il progetto “Shubh” e con “Natiasud”, in occasione della “Giornata Mondiale del Rifugiato”

Si è conclusa ieri sera al Cortile della Cgil in via Crociferi a Catania la due giorni dell’evento “Chiunque, ovunque, sempre”, organizzato da “La rete del rifugiato coordinamento Catania”, di cui Francesca Romana Di Giorgio è la coordinatrice, in collaborazione con il progetto “Shubh” e con “Natiasud”, in occasione della “Giornata Mondiale del Rifugiato” che si celebra il 20 giugno. E proprio Natiasud ha chiuso l’appuntamento con un concerto che ha visto protagonisti tre band del panorama musicale siciliano che hanno portato in scena uno spettacolo di musica inedita. Si tratta dei Domi Africa, Asimenza e Ciauda. Le esibizioni sono state accompagnate dalla danzatrice Marta Famoso, esploratrice delle culture tradizionali.

"Natiasud – spiegano i coordinatori – ha accolto con molto piacere l’invito a collaborare per questo importante evento, anche perché in linea con la nostra idea di interazione e scambio. Natiasud, infatti, ha l’obbiettivo di promuovere il talento del sud, valorizzando la Sicilia e la sua musica. Il magnetismo, la creatività del nostro popolo sono una risorsa, come l’agricoltura: la musica porta benessere, armonizza le anime, è un bene fondamentale. Oggi più che mai, c'è la necessità di un riscatto culturale attraverso la valorizzazione degli artisti siciliani. Natiasud è quindi un segnale importante, rafforza ancor più, ove necessario, la scelta di puntare sui talenti della nostra terra. La nostra idea – continuano – è di pubblicare una compilation all’interno della quale inserire 7 band siciliane e, successivamente, partire con un festival itinerante con l’esibizione live degli stessi artisti. Per noi di Natiasud questo significa creare un’opportunità lavorativa per i tanti artisti notevoli che abbiamo qui in Sicilia, costretti a volte a lasciare la musica, abbandonare il proprio talento per ritrovarsi "altrove". Da qui l’idea di creare una vetrina performativa per promuovere l’arte del sud» Alla serata ha partecipato anche la scuola di musico-terapia “Musica Ribelle – Aleteia”.

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