Teatro Coppola "Chi ha ucciso Luigi Tenco?"
Domenica 27 Aprile presso il Teatro Coppola sarà presentato l'album "Chi ha ucciso Luigi Tenco?" del catanese Gill.
Un disco vellutato, maliconico, appassionato contenenti dieci tracce dense e struggenti che rovesciano le tendenze ed inseguono trame spontanee, cristallizzate in esecuzioni esemplari per genuinità.
(Semi)concept album battesimale del musicista in versione solista, tinto di foschie esistenziali e ironie ciniche, "Chi ha ucciso Luigi Tenco?" è un'intricata sintesi di aforismi poetici e versi di canzoni punk.
Una porta che si spalanca su una società sorda e apatica dove palpitano vivide le pulsioni e passioni dell'artista in preda al desiderio impudente e commosso d'amare la vita e la sua terra. E' lo sguardo lucido di chi conosce bene la desolazione dell'uomo autentico negli anni del declino culturale e sceglie la via della musica come una sorta di missione, controvento e contromano.
Oscillando tra disturbo istrionico ed intimismo a tratti autistico, ed invocando i lumi del sacro folk nostrano, Gill ci regala un album che si apre a sonorità semplici e traggono ispirazione e nutrimento dalla grande tradizione del passato. Niente merletti e nessuna tendenza postmoderna. Solo chitarre, basso, batteria. La voce felpata di Gill, invece, affonda e poi riemerge in queste strutture disadorne, in preda ad umori altalenanti che pervadono della loro aura l'intero lavoro e dichiarano apertamente influenze e contaminazioni. Eterea ed impalpabile, tra risa liberatorie e tristi, la voce di una donna colora di sfumature gli interstizi tra le note.
La fusione delle due voci, profondamente antitetiche nella loro timbrica, restituisce armonia e fascinazione naturale al racconto delle crudeltà quotidiane e contribuisce ad arricchire ulteriormente il quadro nel suo insieme.
Gill scava in profondità per offrire una disarmante istantanea del suo universo di piccolo provinciale dalle velleità cosmopolite, di vagabondo colto ed insofferente. Dall'oscurità della solitudine alla mafia, dalle aberrazioni del web alle urne elettorali, il disco porta in rassegna le suggestioni di un viaggio ideale nella cronaca e in se stessi. In compagnia di Piero Ciampi, Luigi Tenco, Giovanni Lindo Ferretti, Giacomo Leopardi, Cletto Arrighi, Stefano Benni.
Amici immaginari, incontrati per caso.