Paolo Fresu LIVE Monk Jazz Club
«Cos’è il jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai». Questa storica frase di Louis Armstrong è ancora oggi valida per “non” descrivere il genere musicale che più si avvicina al concetto di libertà. Un concetto che ha ben chiaro il trombettista Paolo Fresu che si accinge a varare la nuova stagione del Monk Jazz Club di via Scuto 19 a Catania, quarta stagione della casa del jazz della città etnea.
Fresu è un amico stretto del Monk anche perché il direttore artistico del club, il trombettista e pianista Dino Rubino, da anni è tra i più vicini collaboratori del musicista sardo. Saranno ben 3 i progetti dal vivo che Fresu, dal 27 al 31 ottobre, presenterà in 5 giorni a Catania e la libertà della musica sarà l’unico elemento in comune.
Si comincia giovedì 27 ottobre – doppio live alle 19 e alle 21.30 -, con “Tempo di Chet”, l’omaggio al trombettista americano Chet Baker, progetto nato nel 2018 e condiviso con Dino Rubino al pianoforte e Marco Bardoscia al contrabbasso. Il concerto d’esordio della stagione del Monk è una produzione di Z? Centro Culture Contemporanee di Catania. Il doppio concerto sarà replicato sabato 29 ottobre. Venerdì 28 ottobre, sempre alle 19 e alle 21.30, Paolo Fresu suonerà in duo con Dino Rubino. Moltissimi i concerti in trio, quartetto ed in altre formazioni che i due musicisti hanno vissuto insieme negli ultimi sei anni. Di tanto in tanto capita anche di suonare in duo, ed il dialogo prende una piega diversa, a volte inaspettata. Fresu e Rubino si incontrano per una conversazione a tu per tu, basata sull’ascolto reciproco e su una grande libertà creativa.
Domenica 30 e lunedì 31 ottobre Fresu presenta il suo ultimo progetto “Ferlinghetti”, la colonna sonora, uscita su disco a inizio ottobre, del docufilm "The Beat Bomb" del regista Ferdinando Vicentini Orgnani, pellicola in uscita a fine novembre, che racconta la meravigliosa storia del poeta, pittore e attivista Lawrence Ferlinghetti scomparso nel 2021. Con Fresu, suoneranno Rubino, Bardoscia e il bandoneonista Daniele Di Bonaventura.