Lei - Frammenti per un tango - Altrescene
Lei è un proclama che nasce come suggestione per una danza. E' il corpo di una donna che impara a camminare nel tango e poi a vivere nel mondo. Lei non è uno spettacolo convenzionale: non ha un testo, eppure ha una storia; non ha coreografia eppure è una danza. Da un'idea di Francesca Auteri e Salvo Gennuso. Con: Francesca Auteri, Valeria Grasso, Giulia Oliva. Drammaturgia e regia: Salvo Gennuso. Luci: Ségolène Le Contellec Direzione di scena: Aldo Ciulla. Selezione musicale: Francesca Auteri/Valeria Grasso. Produzione: Statale 114 - Compagnia teatrale, Zo Centro Culture Contemporanee.
Tutto nasce per caso, per un bisogno di tornare al teatro e nell’idea di non poterci più tornare nelle forme “tradizionali”, in quel teatro fatto di parole che offuscano la scena, mentre per me la Scena è sempre, nel mio immaginario, venuta prima di ogni forma di narrazione. Così nasce Lei., da una passione per il corpo femminile, per un corpo che diventa “territorio” e dispositivo. In Lei. tutto è ridotto all’essenziale: solo abiti, scarpe, musica e tango: null’altro. Ciò che resta, dopo che il diluvio ha sommerso tutto, è il corpo dell’attore, del performer, del danzatore, di colui che fa la creazione. Solo frammenti che la musica lega aldilà di ogni volontà di rappresentazione: tutto è mostrato nella sua natura più violenta possibile, o nella sua natura più dolce possibile, nell’unica forma che conosco per fare Scena che è la forma della crudeltà, in cui tutto ciò che è finto perché è scena diventa vero, più reale del vero.