Mari/age di Rosario Palazzolo - Altrescene at Zo
Mari/age è congegno spaventoso, una festa pirotecnica, un incubo balthusiano che invade la sala, sposta il pubblico, lo disarciona, gli impone di ridere per una storia triste, fissata su un tempo fermo, con l’orologio avanti e indietro. È anche un matrimonio, ovviamente, Mari/age, quello di Samantha, una giovane donna obbligata a distribuire miracoli in una Palermo decadente e trash, che si fa universale, trasversale, ecumenica.
Ed è la storia di Rita e Fatima, le terribili cugine di Samantha, due signorine perfettamente a loro agio nel ruolo di mantenitrici di un equilibrio malsano, che sgambettano pubblicamente affinché vengano reiterati i medesimi meccanismi del privato, quelli in cui ciascuno ha un ruolo prestabilito, garantito, necessario. Il tutto in una lingua scotennata e variopinta, una lingua disponibile all’errore, al fallimento, all’incomprensione, una lingua in cui le virgole smettono di essere virgole e divengono interpunzioni emotive, sequenziali, e in cui lo scherno e la sciagura propongono il medesimo racconto, abbastanza divertente, moltissimo pauroso.
Mari/age è la seconda mossa della quadrilogia dal titolo Santa Samantha Vs – sciagura in quattro mosse, un racconto corale che si svilupperà intorno alla figura di Samantha, una bambina e poi una donna che nasce a Palermo e che a Palermo vive un’esistenza minima, fatta di cugine, di santissime marie, di credenze popolari che l’incoronano suo malgrado Madonna in terra, obbligandola a dispensare miracoli. Una sorta di narrazione seriale, un rompicapo psicanalitico, una violenza gratuita, un sortilegio sociale.
Appuntamento sabato 5 novembre 2017 allo Zo. Testo e regia di Rosario Palazzolo con Delia Calò, Viviana Lombardo, Sabrina Petyx, Dario Raimondi. Aiuto Monica Cavatoi - assistente alla regia Angelo Grasso - luci Alice Colla - scene Luca Mannino - costumi Ylenia Modica
una produzione TMO (Teatro Mediterraneo Occupato, Palermo) con teatrino controverso distribuzione Stefano Mascagni.