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Marranzano world fest, la musica popolare torna sotto l'Etna

Dal 25 al 27/6 con concerti e iniziative tra Catania e Gravina

La musica popolare siciliana e internazionale si prepara a risuonare sotto il Vulcano. Ritorna l'appuntamento con il 'Marranzano world fest', la manifestazione catanese dedicata alle tradizioni musicali in chiave contemporanea, con una 12esima edizione ricca di novita'. A cominciare dal tema: "Cuntu, cantu, rap", che abbraccia tre stili diversi per raccontare in modo performativo la cultura popolare contemporanea. Previsti concerti con artisti siciliani, nazionali e internazionali, che si svolgeranno quest'anno nell'anfiteatro Turi Ferro a Gravina di Catania, e anche presentazioni di libri, laboratori, canti e cunti in luoghi suggestivi del centro storico dal 25 al 27 giugno.

Il programma si apre con un "preludio" di attivita', in collaborazione con Gammazita/Ursino Buskers (presentazioni, laboratori, musica e racconti nelle piazze e nei cortili) che si snoderanno tra il Castello Ursino e Piazza dei Libri a Catania, dove tra gli artisti attesi ci saranno Barbara Crescimanno, Sonu Bandidu, Angelo Daddelli & i Picciotti e molti altri. Il 1 luglio ci sarà l'opening che si svolgerà tra Castello Ursino e Palazzo Biscari con una giornata di studi e una tavola rotonda sulle varie forme della narrazione performativa nella Sicilia contemporanea. Partendo dall'indagine sociologica del Prof. Dario Tomasello, che presenterà al Castello Ursino il recente volume Playtelling, abbiamo invitato a Catania cuntisti, narratori, cantastorie e rapper da varie parti della Sicilia e oltre, per un incontro inedito che porterà ad una serata dall'esito imprevedibile nella corte di Palazzo Biscari. Con la partecipazione, tra gli altri, di Gaspare Balsamo, Giovanni Calcagno, Mario Incudine, Jali Diabate' (Senegal), Yousif Jaralla (Iraq), Picciotto.

"L'edizione di quest'anno - spiega Luca Recupero, direttore artistico del Festival - mira a indagare le forme tradizionali delle performance narrative nella cultura e nella musica popolare contemporanea. Partendo dalle forme tradizionali come quella del cuntu siciliano, un patrimonio immateriale su cui quest'anno vogliamo portare l'attenzione, passando dall'arte dei cantastorie e della canzone narrativa, fino ad arrivare alle tendenze giovanili attuali del mondo rap e hip hop che in Sicilia si sta sviluppando negli ultimi anni in modo molto interessante".

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