Oasi del Simeto: Salinelle di Paternò e ponte dei Saraceni
Un trekking lungo Il fiume Simeto, corso d'acqua più importante della Sicilia per la sua ampiezza, secondo per la lunghezza del suo corso. Le sue sorgenti nascono sui monti Nebrodi e a circa dieci chilometri da Bronte inizia il suo corso tra antiche colate laviche laterali deiettate dal vulcano Etna.
La visita che vi proponiamo guidata Rosario Calcagno guida naturalistica e geologo (Federescursionismo) oggi partirà dalle Salinelle di Paternò, chiamate anche “Salinelle dei Cappuccini”. L’area geologico-naturalistica è caratterizzata da un terreno argilloso che non consente lo sviluppo di vegetazione.
Sono attività vulcaniche secondarie in quanto presentano numerosi fenomeni di emissione di acqua e fango con un alto contenuto salino. Sono almeno una quindicina i vulcanetti aperti, alcuni con un diametro di larghezza di quasi tre metri per una profondità di almeno due metri. Finita la visita al primo sito ci sposteremo con i mezzi lungo la valle del Simeto, raggiungendo il sito da dove partiremo a piedi per raggiungere il superlativo "Ponte dei Saraceni", ubicato in territorio del comune di Adrano presso contrada Passo del Pecoraio. Il Ponte dei Saraceni o di Carcaci è un ponte in pietra probabilmente risalente al periodo romano e ricostruito e modificato nel XII secolo sul fiume Simeto.
Collega il territorio di Adrano (CT) con quello di Centuripe (EN), benché sia denominato Ponte dei Saraceni sembra essere stato costruito in epoca medievale normanna. Il ponte, originariamente, faceva parte di un importante via di collegamento tra le città di Troina, prima capitale normanna del regno di Ruggero I di Altavilla, e di Catania. Oltrepassato il ponte la strada proseguiva costeggiando il Simeto a valle delle città di Adrano e Paternò. Infatti i dongioni di tali città e quello di Motta, insieme al ponte, sono storicamente e strategicamente connessi: la strada servita dal ponte veniva controllata militarmente dalle predette torri. Dimenticato nel corso degli anni e a più riprese distrutto, rimane dell'antica struttura solo l'arcata maggiore, quella centrale ad arco acuto; altre, la più piccola a sesto acuto e un'altra a tutto sesto di origine probabilmente romana, furono distrutte dall'alluvione del 1948, e ricostruite in seguito in forme diverse rispetto a quelle originarie.
Il ponte scavalca un tratto delle forre laviche (che visiteremo facendovi sosta per il pranzo a sacco), particolare conformazione basaltica dovuta a colate laviche pre-etnee scavate dall'azione erosiva del Simeto. Dall'anno 2000 il sito in cui sorge il Ponte dei Saraceni è all'interno del S.I.C. denominato "Forre laviche del Simeto". Nel pomeriggio ci sposteremo con i mezzi, nell'antico borgo di Carcaci, con il suo "castello", la chiesa, le case rurali, l’acquedotto Biscari, a pochi chilometri dal corso del Simeto, per arrivarci attraversando il "Ponte Ravona o degli Obelischi".
Programma e meeting point. Ore 9.30 incontro con i partecipanti presso il parcheggio del rifornimento Petrol Company SS 121 (direzione Paternò). Spostamento con mezzi propri. Percorso: facile (E), itinerario di 7 Km circa a/r, percorso in linea, dislivello ml. 45. Equipaggiamento: abbigliamento comodo adatto alla stagione, scarponcini, cappellino (importante), occhiali da sole, almeno 2 lt di acqua. Info 3928079089. Quota di partecipazione € 12.00 da versare in loco (include guida naturalistica, organizzazione, polizza infortuni). Prenotazione obbligatoria su Eventbrite https://www.eventbrite.it/e/324197171467. Note:Portare scarpe e calze di ricambio da lasciare in auto (lungo il percorso incontreremo fango e pozzanghere d'acqua).