The black's tales tour - Fibre parallele da Zo
Di e con Licia Lanera, e con Qzerty, regia Licia Lanera, sound design Tommaso Qzerty Danisi, luci Martin Palma, scene Giorgio Calabrese
costumi Sara Cantarone, consulenza artistica Roberta Nicolai, foto Luigi Laselva, organizzazione Antonella Dipierro, assistente alla regia Danilo Giuvam, produzione Fibre Parallele, coproduzione CO&MA. E con il sostegno di Residenza IDRA e Teatro AKROPOLIS nell’ambito del progetto CURA 2017 e di Contemporanea Festival/Teatro Metastasio.
Le fiabe sono l'archetipo, il pre-visto, il pre-detto, sono la letteratura genuina dei più profondi sentimenti umani; sono sempre vive e parlano dell'uomo di ieri, di oggi e di tutti i domani possibili. The Black’s Tales Tour è uno spettacolo in cui cinque icone delle fiabe (La Sirenetta, Scarpette rosse, Biancaneve, La regina delle nevi e Cenerentola) si sgretolano, fino a sostituirsi alla realtà stessa, più feroce, più fallimentare. Una specie di horror che vuole far paura per esorcizzare la paura stessa. Il rapporto che si instaura tra voce e gesto è completato dalle musiche originali realizzate da Tommaso Qzerty Danisi, che ipnotizzano lo spettatore accompagnandolo, per tutta la durata della performance, in una dimensione a metà tra l’onirico e il reale.
Fibre Parallele nasce nel 2006. Il nucleo della compagnia è costituito da Licia Lanera e Riccardo Spagnulo che lavorano insieme dal 2003. Nel Novembre 2007 produce Mangiami l’anima e poi sputala, selezione Premio Scenario 2007 e finalista al premio internazionale Vertigine 2010. Nel Novembre 2008 con il monologo dal titolo 2.(DUE) ottiene il primo premio Fringe / L’Altrofestival al 18° Festival Internazionale del Teatro di Lugano. Nel 2015 Fibre Parallele è riconosciuta Impresa di Produzione Under 35 dal MiBACT e, come tale, accede al FUS.
Licia Lanera, regista e attrice. Nella sua formazione importanti sono gli incontri con Carlo Formigoni, ricci/forte, Massimo Verdastro, Marco Sgrosso, E. Nekrosius e Luca Ronconi. Nel 2005 fonda a Bari, assieme a Riccardo Spagnulo, la compagnia Fibre Parallele, con la quale dà forma alla sua idea di teatro impegnandosi come interprete, regista e drammaturga.