I vasi degli speziali - Maioliche siciliane dal XV al XIX secolo
L’ evento nasce da un progetto di Alfio Nicotra (critico d’arte), realizzato con la collaborazione del Museo Diocesano di Catania, della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania, del DISUM dell’Università degli Studi di Catania. L’esposizione è resa possibile dalla liberale disponibilità di collezionisti privati. La mostra è patrocinata dal Comune di Catania, dalla Scuola Superiore di Catania, dalla società di Storia patria per la Sicilia Orientale. L’allestimento della mostra presenta una selezione di maioliche da farmacia di manifattura siciliana (Burgio, Caltagirone, Palermo, Sciacca e Trapani) dal XV al XIX secolo, scelte per qualità tecnica, bellezza e rarità.
Il criterio guida è stato quello d’integrare le tipologie già presenti nelle collezioni pubbliche permanenti, collegate a questa mostra diffusa, con esemplari di provenienza privata in modo da offrire un quadro – per quanto possibile – completo delle migliori produzioni isolane. Contestualmente alla mostra realizzata presso il Museo Diocesano Catania, verranno inaugurate delle esposizioni sullo stesso tema presso il Museo Civico di Castello Ursino, il MUCEB-Museo della Ceramica di Burgio e il Museo regionale della Ceramica di Caltagirone. Presso il Museo Civico di Castello Ursino sarà possibile visitare l' esposizione, allestita da Giamina Croazzo, di un' interessante ed eterogenea raccolta di ceramiche provenienti dalle collezioni dei Padri Benedettini, del principe di Biscari e del barone Zappalà Asmundo, di varie manifatture siciliane, italiane e del Nuovo Mondo.
L’esposizione permanente al MUCEB-Museo della Ceramica di Burgio presenta una panoramica completa delle produzioni di questa manifattura che trae origine dal trasferimento in loco di ceramisti calatini, nell’ultimo ventennio del Cinquecento. L’esposizione permanente al Museo regionale della Ceramica di Caltagirone presenta una panoramica completa delle produzioni apotecarie siciliane e permette di studiarne i rapporti con le principali fabbriche peninsulari ed estere.