Villa Fazio, Giornata della Memoria -il percorso mostra
Per non dimenticare le vittime dell'Olocausto martedì 27 gennaio dalle ore 18 alle ore 20, in occasione della Giornata della Memoria, si terrà un momento celebrativo all’interno del Polo Educativo Librino Villa Fazio.
Per onorare e ricordare quanti hanno perso la vita durante la “tempesta devastante”- traduzione letteraria del termine ebraico Shoah - verrà realizzato un percorso mostra la cui protagonista indiscussa sarà l’arte, la più elegante e la più alta forma di comunicazione e di condivisione.
Parteciperanno alla realizzazione dell’evento: "Eventi d'Arte” un centro professionale per lo studio della danza e "Musicainsieme a Librino" un progetto, ideato dal Rotary Club Catania e realizzato dall'Associazione Quadrivium Sicilia, finalizzato all’inserimento dei giovani del quartiere di Librino in un coro e in un’orchestra attraverso lezioni gratuite di canto e musica.
Claudia Barcellona e la figlia Carlotta Lo Presti, di 10 anni, leggeranno e interpreteranno poesie scritte dai bambini durante la permanenza nei campi di concentramento.
Santina Sconza, presidente dell’Anpi (L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) provinciale, proporrà attraverso la lettura di brani estrapolati dagli scritti di due partigiani siciliani, Carmelo Salanitro e Nunzio Di Francesco, il ricordo vissuto in prima persona dagli stessi durante la loro prigionia nei campi di sterminio nella seconda guerra mondiale
Numerose le attività in programma: body painting a cura di Valentina Fragalà; “Squarci di memoria” un racconto effettuato per associazioni di immagini realizzato da Dario Distefano; installazione di una fiamma che arde, volta a rievocare, utilizzando un linguaggio contemporaneo, i forni crematori a cura di Fabio Scuto; reperti fotografici e testuali permetteranno di conoscere da vicino la realtà vissuta dai bambini nei campi di sterminio durante la Seconda Guerra Mondiale grazie alla mostra fotografica “Sono solo un bambino” realizzata da Simona Barcellona; Walk of Fear un’istallazione fotografica a cura di Chiara Di Salvatore nella quale gli spettatori potranno, camminandovi sopra, recepire la sofferenza e la metafora che intercorre tra calpestare un volto e calpestare la dignità, i diritti, la stessa vita.
Per non dimenticare che un popolo senza memoria è un popolo senza passato ma soprattutto senza un futuro.