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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Violenza contro le donne, per non dimenticare e per prevenire: gli eventi in programma a Catania

Oggi è la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La celebriamo ogni 25 novembre per ricordare quelle donne che non ci sono più, vittime di femminicidio, e per fare trovare il coraggio di denunciare a quante subiscono maltrattamenti, violenze sessuali, stalking

Oggi è la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La celebriamo ogni 25 novembre per ricordare quelle donne che non ci sono più, vittime di femminicidio, e per fare trovare il coraggio di denunciare a quante subiscono maltrattamenti, violenze sessuali, stalking. Bisogna superare la paura, la rassegnazione, il silenzio che spesso alimentano il fenomeno. E bisogna sempre rivolgersi alle forze dell'ordine. 

Molto è stato fatto, in questi anni, per arginare il fenomeno della violenza contro le donne, e ciò grazie agli strumenti normativi di cui la polizia di Stato è in possesso. Sono state perfezionate le procedure sia del pronto intervento che quelle investigative ma, soprattutto, si è agito sul piano della prevenzione. E' qui che si gioca la partita contro il femminicidio: in primis con lo strumento dell’Ammonimento del Questore, che i dati testimoniano essere estremamente efficace perché evita che i comportamenti violenti si ripetano, bloccando il cosiddetto ciclo della violenza, ed evitando che esso possa sfociare, in casi estremi, in femminicidi.

Secondo, infatti, i dati della Questura di Catania, sono state 426 fino ad oggi le segnalazioni di maltrattamenti in famiglia pervenute e trattate dalla polizia nel 2022 nella provincia etnea, rispetto alle 487 del 2021 ed alle 499 del 2020. Gli atti persecutori sono stati 294 rispetto ai 293 del 2021 ed ai 279 del 2020. I dati, poi, relativi all'adozione della misura dell'ammonimento per Violenza di genere a Catania registrano un notevole incremento nel 2021 e nel 2022, anno in cui sono quasi raddoppiati rispetto al periodo precedente e superano i 300, facendo registrare pure a Catania una flessione della recidiva e dei gravi fatti di sangue.

Ed ecco le iniziative in programma oggi a Catania e provincia

Nella sala “Geraci” di via Sangiuliano 365 il dibattito, che sarà concluso dalla segretaria generale della Uil Sicilia Luisella Lionti, avrà inizio alle 10 con i saluti introduttivi di Enza Meli e delle responsabili di Uil Pari Opportunità e Uil Mobbing & Stalking Catania Serena Vitale e Agata Giuliano. Sono in programma le testimonianze di Enza Mignacca, sopravvissuta a un episodio di violenza, e Cinzia Cantarero, zia di Jenny Cantarero, vittima di femminicidio. 

Presso gli Istituti comprensivi “Purrello” e “Savio” di San Gregorio, si terrà un incontro formativo dedicato alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado tenuto da Rita Fondacaro, volontaria del centro antiviolenza Galatea. L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato alle Pari opportunità, diretto da Giusi Lo Bianco, in collaborazione con il Centro antiviolenza Galatea.

Nell’aula magna del Palazzo centrale dell'Università, l’incontro dal titolo “Violenza e fragilità: dagli strumenti di prevenzione all'educazione affettiva”, promosso dal dipartimento di Scienze della Formazione e dall’associazione nazionale Antimafia “Alfredo Agosta”. Verrà affrontato il tema della violenza sulle donne e della gestione dei sentimenti seguendo due approcci di cui si auspica una sempre maggiore integrazione: da una parte la prevenzione e repressione legale attraverso gli strumenti di intervento di cui la Magistratura e le Forze dell’ordine sono ormai dotate; dall’altra parte, il lavoro educativo – dalla scuola dell’infanzia fino all’età adulta – volto a rimuovere gli stereotipi di genere e a fare maturare una più viva capacità di gestire i sentimenti, le emozioni e l’incontro con l’altro/l’altra.

Per il secondo anno consecutivo, Porta Garibaldi a Catania diventa una galleria d’arte per dire NO a tutte le forme di violenza sulle donne, dallo stalking al femminicidio, dalle prepotenze alle umiliazioni. Dopo le installazioni di Vincenzo La Mendola e Giuliano Cardella che l’anno scorso avevano denunciato l'oppressione di una vita domestica che si trasforma in gabbia, questa volta sono tre gli artisti catanesi che danno corpo e forma al dramma che vivono tante donne dietro un’apparente normalità: Alessandro Famà, Maria Francesca Raffone e Laura Riolo. La mostra, organizzata dall'associazione Acquedotte_Arte, Architettura, Aree urbane, sarà aperta al pubblico fino al 27 novembre.

“Insieme possiamo dire basta!” è, invece, il tema della tavola rotonda che la Cgil e lo Spi di Catania, insieme al Coordinamento donne Cgil, al Coordinamento donne Spi e all’ AUSER, organizzano a partire dalle ore 9,30 nel Salone Russo (via Crociferi 40). Durante i lavori saranno divulgati i dati catanesi del questionario “Le forme di violenza di genere nella popolazione anziana". L’indagine si propone di analizzare la diffusione delle diverse forme di violenza di genere raccogliendo il punto di vista delle donne italiane, in particolare nella popolazione anziana, ed è stata promossa dal Coordinamento Donne dello SPI Cgil Nazionale e da SPI Cgil Nazionale.

Dalle ore 10:00 alle ore 13:00, presso l’ente fieristico “Le Ciminiere” di Catania, saranno raccolte le testimonianze di persone vittime di violenza e verranno costituiti dei gruppi di lavoro su violenza di genere, violenza sui minori, baby gang, bullismo e cyberbullismo, il Tavolo della Pace. L'obiettivo che il progetto pilota de “La rete antiviolenza” intende raggiungere è dare voce alla città e costruire una rete di solidarietà, confronto, pace sociale e intergenerazionale

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