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Oli esausti, Cadili (M5S) propone l'istituzione di punti di raccolta

Il consigliere pentastellato della prima municipalità è il promotore dell’iniziativa “V-OLI-amo Riciclare”

La raccolta e il riciclo degli oli esausti hanno un’enorme importanza per la tutela dell’ambiente e per l'industria del rifiuto zero. A porre il problema è Fabrizio Cadili, consigliere M5s della prima municipalità, promotore dell’iniziativa “V-OLI-amo Riciclare”.

“Ho richiesto al presidente della seconda commissione di occuparci di questo tema troppo spesso messo in secondo piano o dimenticato del tutto. Gli oli esausti inquinano il suolo, l’aria e l’acqua. E’ sufficiente un solo kg di olio vegetale esausto per inquinare una superficie d’acqua di 1.000 m2, creando una pellicola che ne impedisce l'ossigenazione e la corretta penetrazione dei raggi solari, causando un danno gravissimo alla flora e alla fauna”, spiega Cadili.

“Il riciclo degli oli vegetali esausti - conclude - è poi fondamentale per l'industria del rifiuto zero, perché gli oli possono essere riutilizzati per molteplici usi: come sorgente di energia rinnovabile in impianti di co-generazione, bio-lubrificanti per macchinari agricoli o nautici, prodotti per la cosmesi, saponi industriali, inchiostri, grassi per la concia, cere per auto. Ma per riciclarli bisogna anche raccoglierli. Con la mia iniziativa ‘V-OLI-amo Riciclare’ ho intenzione di chiedere al Consiglio del primo municipio di individuare e poi installare due o tre punti di raccolta degli oli esausti. Presenterò una mozione e vorrei coinvolgere i cittadini: sarebbe bello se mi aiutassero ad individuare le zone adatte per la raccolta".

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