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Aci Castello, i consiglieri Carbone e Papalia: "Nuovo chiosco dinanzi il Comune: atto illegittimo"

Presentata un'interrogazione sulla delibera di giunta comunale con la quale è stata approvata la nuova costruzione di un chiosco in piazza Castello, al posto di quello esistente

I consiglieri comunali Massimo Papalia ed Ezia Carbone, nei giorni scorsi, hanno trasmesso al sindaco un'interrogazione sulla delibera di giunta comunale con la quale è stata approvata la nuova costruzione di un chiosco in piazza Castello, al posto di quello esistente.

Nello specifico, infatti, gli esponenti dell'opposizione chiedono di sapere se l’amministrazione comunale non intende provvedere alla revoca in autotutela dell'atto (con relativa decadenza dei provvedimenti seguenti), considerato che a parere degli stessi si tratta di un manufatto ex novo (peraltro di forma diversa e dimensione maggiore) e non di una mera traslazione dell'esistente.

Struttura che, come evidenziano Papalia e Carbone, "andrebbe a deturpare il paesaggio impedendo a chi proviene da Catania una bella vista del Castello e, a chi transita dalla piazza, del palazzo comunale, oltre che a provocare la manomissione del suolo della piazza stessa per la posa di tubi per i servizi e fossa settica nel ciglio della strada"

Inoltre, scrivono i consiglieri, "l'esecutivo è intervenuto su un atto gestionale fornendo un indirizzo politico, in assenza peraltro di un doveroso passaggio della questione in Consiglio comunale, ma soprattutto in mancanza di una pianificazione sui chioschi nel territorio comunale".

In più, fanno notare Papalia e Carbone, "al richiedente (che ha comunque il sacrosanto diritto di essere messo nelle giuste condizioni di lavorare chiedendo una collocazione diversa e maggiormente idonea) è stata data una concessione del tutto nuova con l'interruzione anticipata della precedente. Ciò è avvenuto al di fuori della necessaria procedura di evidenza pubblica creando, secondo i consiglieri, un vantaggio per l'affidatario diretto che andrà a godere di un'esclusiva in barba ai principi sanciti dalla legge e rimarcati dall'Anac".

Infine i consiglieri chiedono di conoscere il motivo per cui non si intende cercare un'altra area per la collocazione del chiosco ed il perchè il primo cittadino Carmelo Scandurra, massima espressione politica ed amministrativa comunale, risulta assente durante la riunione di giunta che ha dato via libera alla realizzazione del progetto.

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