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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Acireale

Acireale, guerra tra meetup santantonese e sindaco m5s: "Consulente uomo del PD"

"Incomprensibile dare 1900 euro al mese al cofondatore del PD di Aci Sant'Antonio come consulente esterno", attaccano i grillini che aggiungono: "Alì spieghi le ragioni"

"Abbiamo appreso con grande incredulità dagli organi di stampa che il sindaco di Acireale, Stefano Alì, eletto con il Movimento 5 Stelle alle scorse amministrative di Giugno 2018, abbia proceduto alla nomina di un noto cofondatore del Pd santantonese (con figlio attualmente segretario dello stesso partito e assessore nella compagine amministrativa santantonese a guida democratica della Città)". A scriverlo è il meetup di Aci Sant'Antonio che, in queste ore, ha aperto una vera e propria polemica interna nei confronti del primo cittadino acese Stefano Alì a causa della nomina del dottor Giuseppe Orazio Rocca come consulente esterno per valutare la situazione debitoria del Comune. Incarico per il quale l'ente pagherà uno stipendio pari a circa 1900 euro mensili al professionista. 

La delibera del sindaco Alì

“il Comune di Acireale, in relazione anche ai rilievi pervenuti dalla Corte dei Conti, sezione Controllo, in diverse occorrenze, ed in particolare con la deliberazione n. 44/2018/PRSP in occasione del controllo dei rendiconti degli anni 2015 e 2016, deve mettere in atto una complessiva regolamentazione finanziaria, in relazione al monitoraggio della propria esposizione debitoria, al rapporto con le imprese partecipate, al miglioramento della percentuale di riscossione delle entrate proprie e ad una maggiore razionalizzazione delle spese correnti e alla definizione dei debiti fuori bilancio”. Per questo motivo la giunta ha ritenuto necessario avvalersi “delle competenze di un professionista esperto in materie economico-finanziarie ed amministrative degli Enti Locali, che possa fornire un valido supporto all’Amministrazione”. 

La polemica dei 5 stelle di Aci Sant'Antonio

"Non possiamo che dissociarci e prendere le distanze dalla scelta del primo cittadino acese di nominare consulente esterno uno tra gli esponenti di punta del partito che mal sopporta la nostra azione di vigilanza all’interno del Consiglio Comunale santantonese - attaccano i pentastellati santantonesi - persino con sortite ai limiti del leale e civile confronto politico registratesi di recente in Consiglio Comunale ai danni del nostro portavoce, Giuseppe Finocchiaro, cui vanno la nostra totale solidarietà e incondizionata fiducia".  

"Peraltro, a salvaguardia dei principi più autentici alla linea del Movimento 5 Stelle - sostengono ancora - nessun cambio di rotta è condivisibile sui temi del taglio dei costi della politica e di contenimento della spesa pubblica, consulenze esterne certamente comprese, tanto più se onerose e antiteticamente finalizzate a dipanare problematiche di natura finanziaria di immediata urgenza, come recita il provvedimento sindacale (l’incarico è inspiegabilmente conferito fino al 31/12/2019, per 1.903,20 € mensili). Riteniamo che gli assessori, nei contesti locali, possano garantire una corretta gestione amministrativa coadiuvati dal già qualificato personale interno all’Ente comunale".

Incrinati i "buoni rapporti tra Meetup"

"Considerati altresì i temi utilizzati in campagna elettorale protesi al cambiamento e alla rottura con i metodi di commistione politica del passato. Sono forse questi i rischi di un’apertura incondizionata del Movimento alle adesioni esterne?  Avevamo rimostrato già a Giugno contro questa prospettiva, ma evidentemente si è ritenuto di dover procedere, sacrificando i buoni rapporti di vicinato tra Meetup e tralasciando il grande apporto santantonese reso al progetto che ha visto Alì trionfare nell’ultima tornata elettorale".

"Il sindaco Alì, evidentemente, avrà argomenti validi per spiegare ai cittadini acesi e agli elettori pentastellati le profonde motivazioni di questa scelta - concludono - non rimane che auspicare, a questo punto, che la Comunità acese riesca con tutte le forze ad evitare serie prospettive di dichiarazione di dissesto".  

La riflessione di Alì: "Situazione economica colpa di oggi o di ieri?" 

"C'era un tempo in cui il sindaco aveva un'indennità di 6.000 euro al mese. Oggi sono diventati 4 mila. C'era un tempo in cui gli incarichi per la difesa del comune venivano dati all'esterno - riflette Alì sulla propria pagina Facebook, rispondendo forse indirettamente alla polemica - Fatalmente poi c'è stato poi il tempo in cui al comune sono arrivate parcelle degli avvocati che l'ente ha dovuto rateizzare o sta rateizzando per importi di milioni di euro. Dare incarichi all'esterno è sempre sbagliato? Se oggi siamo sotto infrazione della corte dei conti sarà colpa di qualcuno del passato o è colpa degli incarichi dati oggi? Chissà".

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