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L'assessore Bonafede: "Guadagno solo 5.440 euro al mese, meno di un commesso dell'Ars"

L'assessore regionale al Lavoro ha commentato così gli effetti della delibera applicativa della spending review in vigore da gennaio, che ha ridotto anche le indennità: "Siamo discriminati, c'è una dissacrazione del ruolo del politico"

Tempi duri per l'assessore regionale al Lavoro Ester Bonafede. Che si è fatta due conti in tasca e ha capito che 5.440 euro al mese forse sono troppo pochi. “E’ un paradosso che un assessore regionale guadagni meno del suo capo di gabinetto, meno di un deputato e, in certi casi, perfino di un commesso? Eppure è così”, ha detto l'assessore commentando gli effetti della delibera applicativa della spending review in vigore dal primo gennaio che ha ridotto anche le indennità.

A margine dei lavori in Aula ha spiegato: “Oltre ai tagli orizzontali gli assessori subiscono la tassazione dell’unica indennità percepita per intero. Così per quanto mi riguarda, il mio stipendio netto, con la tassazione al 44%, è di 5.440 euro mensili”.

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Cinquantatré anni e un passato da candidata nella lista del presidente Cuffaro (era il 2006), Ester Bonafedenel novembre 2012 è stata nominata assessore regionale alla Famiglia e al lavoro nella giunta di Rosario Crocetta. "Tutti gli assessori della giunta tecnica – ha concluso – avvertono, dall’entrata in vigore della legge, di essere discriminati, perché non viene riconosciuto loro nemmeno lo stesso trattamento dei deputati. Così facendo c'è una dissacrazione del ruolo del politico. L’attività di assessore non prevede pause e vacanze, meriterebbe un riconoscimento economico proporzionato al lavoro svolto, ai risultati ottenuti e all’assunzione delle responsabilità connesse”.

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