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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Ati Catania: "Bene interessamento dei sindaci di Forza Italia alla riorganizzazione del servizio idrico"

La nota del presidente dell'assemblea idrica territoriale sul futuro dell'importante servizio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CataniaToday

L'ATI Catania, da notizie di stampa, apprende, con favore, della riunione dei sindaci di Forza Italia che dimostrano, sensibilità nei riguardi della riorganizzazione del servizio idrico integrato. Dai contenuti delle dichiarazioni apparse sulla stampa è tuttavia necessario fare chiarezza su alcuni aspetti, onde evitare che notizie poco corrette ingenerino confusione, rischiando di rallentare il già complesso processo di riorganizzazione del servizio.

Innanzitutto non vanno confusi i ruoli fra Ente di Governo e Gestore del servizio. L’Ente di Governo d’Ambito, l’Assemblea Territoriale Idrica di Catania (ATI), è il soggetto regolatore a livello locale che opera secondo le regole dell’Autorità Nazionale ARERA, e che nel rispetto del testo unico dell’Ambiente D.Lgs.152/2006 deve provvedere alla riorganizzazione del Servizio idrico integrato, superando l’estrema frammentazione delle gestioni sul territorio, affidandolo ad un gestore unico d’ambito.

Il Gestore Unico d’Ambito è il soggetto a cui sarà affidato il servizio, che dovrà subentrare nella gestione agli attuali diversi gestori, siano essi società pubbliche, società private e comuni gestori in economia. Va altresì messo in evidenza che il percorso di riorganizzazione fin qui effettuato dall’ATI, sotto la guida del Consiglio Direttivo composto dal Presidente Santi Rando, e dai Sindaci Giovanni Burtone, Santo Caruso, Giovanni Ferro e Massimiliano Giammusso, è stato sempre improntato alla massima trasparenza e condivisione delle scelte con i sindaci dell’intero territorio.

Infatti, il percorso di riorganizzazione del servizio, avviato dall’ATI sin dal 2018 e puntualmente condiviso dai sindaci del territorio in seno all’Assemblea, ha portato l’Assemblea dei sindaci a scegliere la forma di gestione pubblica, tramite società “in house”, fra le tre ammesse dalla normativa (pubblica, privata, mista pubblica-privata).

La scelta è stata effettuata a seguito di un intenso lavoro di confronto svolto da un gruppo di lavoro costituito da 13 sindaci, specificatamente incaricati di formulare la proposta all’Assemblea. La società “in house”, denominata Catania Acque S.p.A., è quindi la società pubblica partecipata da tutti i comuni, direttamente o attraverso le proprie società in house già esistenti (Acoset, Sidra, Ama, Sogip), che a conclusione del percorso delineato dall’ATI dovrà gestire il servizio.

Lo statuto della Catania Acque S.p.A. ed il regolamento per il controllo analogo sono stati definiti i concerto con il MiTE che ha affiancato l’ATI, tramite il Progetto Mettiamoci in Riga, per il soddisfacimento delle condizioni abilitanti all’accesso ai fondi della programmazione 2021-2027. A fine dicembre è stato trasmesso a tutti i sindaci il Piano Industriale di massima predisposto dalla Catania Acque S.p.A., contenente il piano economico-finanziario ed il piano tariffario congruenti con il Piano d’Ambito approvato dall’Assemblea.

L’approvazione del Piano industriale, quale atto propedeutico all’affidamento del servizio è stata sottoposta all’Assemblea dei Sindaci a fine anno, con l’esito ben noto del rinvio per l’uscita di alcuni sindaci al momento del voto. In quella stessa sede i legali dell’ATI e del Consorzio d’Ambito in Liquidazione hanno riferito sullo stato del contenzioso con la SIE e suggerito di proseguire nell’iter di affidamento intrapreso.

Al fine procedere con la riorganizzazione del servizio, nella massima trasparenza e nell’interesse del territorio, l’ATI ha già convocato, di concerto con il MiTE, una riunione con tutti i sindaci per il giorno 11 febbraio. L’ATI è certa che la sensibilità dei sindaci di Forza Italia, unita ad una partecipazione attiva, contribuirà concretamente a pervenire alla riorganizzazione del Servizio.

La governance dell’ATI confida nel contributo e nel supporto di tutti i sindaci nelle interlocuzioni avviate con la Regione per superare la grave situazione di crisi che sta investendo le aziende del servizio idrico a causa dei rincari dell’Energia Elettrica, al fine anche di evitare che detti rincari possano ribaltarsi sui cittadini. A tal fine è stato già chiesto dall’ATI e fissato per il giorno 26 p.v. un incontro presso l’Assessorato regionale dell’Energia.

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