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Balneari, sostegno del governo regionale: "Servono garanzie concrete per i concessionari"

Il governo Musumeci ritiene che le modifiche al disegno di legge sulla concorrenza in materia di concessioni demaniali marittime, appena approvate, rappresentino una soluzione non idonea a tutelare i livelli occupazionali e le centinaia di imprese presenti

Con le concessioni balneari in gara dal 2024 anche la politica regionale si fa sentire e si schiera a tutela dei gestori e delle associazioni di categoria. Un rapporto di collaborazione reale e fattiva, che ha portato nel recente passato il governo Musumeci a proporre al  parlamento regionale siciliano un disegno di legge, poi approvato, che si ispirava alla legge di stabilità nazionale del 2018 e che estendeva le concessioni demaniali al 2033. 

Con riferimento al modificato indirizzo del governo nazionale circa quanto stabilito nel 2018, il governo Musumeci ritiene che "le modifiche al disegno di legge sulla concorrenza in materia di concessioni demaniali marittime, appena approvate, rappresentino una soluzione non idonea a tutelare i livelli occupazionali e le centinaia di imprese che in questi anni hanno garantito la piena fruizione, la cura e la tutela delle spiagge dell’Isola" .

"È necessario che il governo nazionale – afferma l’assessore regionale al Territorio e all'Ambiente, Toto Cordaro – approvi una norma che assicuri garanzie concrete ed equi indennizzi, che devono essere calcolati sul valore reale dell'azienda e non solo sul semplice valore fiscale, in favore dei concessionari uscenti.  Pertanto, il governo della Regione Siciliana  esprime la piena solidarietà e vicinanza a tutto il comparto delle aziende balneari, rimanendo convintamente disponibile ad intraprendere qualsivoglia iniziativa normativa o politica a tutela di imprese e di lavoratori che hanno dimostrato di essere fondamentali per l’economia e il turismo dell’Isola".

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