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Martedì, 23 Aprile 2024
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Barbagallo e il Pd: “Vogliamo costruire un campo largo per puntare ad amministrare Catania”

Una Catania, come sempre in fermento, e un partito che ha amministrato ma che deve ripartire da zero. In questo scenario si muove il segretario dem Anthony Barbagallo che tratteggia, di ritorno da Palermo dopo le fatiche d'aula, il Pd che sarà

Una Catania, come sempre in fermento, e un partito che ha amministrato ma che deve ripartire da zero. In questo scenario si muove il segretario dem Anthony Barbagallo che tratteggia, di ritorno da Palermo dopo le fatiche d'aula, il Pd che sarà. Un Pd attualmente litigioso, che discute via social tra ex protagonisti e attuali reggenti, ancorato ai "vecchi leoni" che però tra vicissitudini amministrative e giudiziarie non hanno lo stesso appeal di una volta. Dopo un comunicato molto duro sull'inchiesta Sipario, e una risposta altrettanto dura di Ludovico Balsamo per Fratelli d'Italia, Barbagallo fa il punto indicando la volontà dei democratici di ripartire dal dialogo.

Onorevole partiamo da una Catania in cambiamento sotto il profilo delle strutture pubbliche. C'è il grande tema degli ospedali dismessi, quale la sua visione sulla visione del Santa Marta, del Santo Bambino e del Vittorio Emanuele?

"Il problema che noi abbiamo contestato non è tanto il merito quanto il metodo che la Regione e il Comune stanno utilizzando. Il metodo doveva essere quello del confronto allargato con i quartieri, le associazioni, le istituzioni scolastiche, il terzo settore. Confronto che non c'è stato. Abbiamo delle strutture nel cuore pulsante della città e che sono state svuotate dall'oggi al domani: adesso serve un'idea per il futuro che non può essere calato dall'alto ma deve nascere dal basso. Inoltre abbiamo forti perplessità sulla legittimità degli atti relativi alla demolizione del Santa Marta".

Ci spieghi meglio...

"A noi non risulta che vi sia il parere della Soprintendenza sotto il profilo archeologico. Lì siamo nell'area di Montevergine, quartiere storico di Catania e dall'alto valore storico e archeologico. Perché il responsabile del procedimento non ha acquisito, per tempo, un parere dalla Soprintendenza? Ho depositato un'interrogazione e ci attiveremo per comprendere le dinamiche per tutelare il lato archeologico del bene. Occorre seguire tutti i procedimenti di legge e vogliamo vederci chiaro".

L'operazione Sipario ha coinvolto un esponente della municipalità, finito in manette, e un consigliere comunale sarebbe indagato. Lei ha puntato i riflettori sui "cambi di casacca" e alcune associazioni hanno chiesto un accesso della Prefettura al Comune. Lei si augura questa eventuale opportunità?

"Sono preoccupato per quanto è accaduto e per il clima che c'è in città. Noi abbiamo fatto qualche atto ispettivo per capire se dietro tutti questi cambi di casacca vi sia una semplice volontà politica o se vi possa essere qualcosa di diverso o di altra natura. Ribadisco quanto ho affermato in una mia nota: non possiamo non constatare che quanto emerge dall'inchiesta avviene in un quartiere assai complesso come Librino dove proprio nel periodo oggetto delle indagini, il 2018, la coalizione di centrodestra del sindaco Pogliese ha avuto il suo massimo risultato elettorale. Ecco perché chiediamo che chi di competenza svolga ogni approfondimento necessario per chiarire la vicenda".

Il Pd di Catania è scosso da un dibattito interno pesante, non ha un gruppo in consiglio comunale e alcuni autorevoli esponenti sono stati colpiti da inchieste giudiziarie. Come stanno i democratici catanesi e che cosa volete proporre alla città?

"L'azione politica del Pd si è spesso appiattita sulla figura di Bianco. Dopo le elezioni abbiamo puntato alla ricostruzione: abbiamo riaperto circoli, svolto iniziative, raccolto adesioni. Siamo stati il partito più attivo anche in questa fase pandemica con svariate iniziative in streaming. Oggi (ieri per chi legge; ndr) abbiamo un'iniziativa sull'ambiente e sull'inquinamento dell'aria a Catania. La nostra città registra dati che la rendono fanalino di coda nelle classifiche. Per il resto credo che le ultime elezioni, cioè le Europee, hanno dimostrato che ci siamo: siamo stati il secondo partito in città e il primo nelle periferie. Adesso vogliamo costruire un campo largo con tutte le forze progressiste, laiche per proporre un'alternativa di governo della città".

E' un caso che il vostro ultimo incontro in streaming sull'ambiente venga moderato da un ex consigliere, apprezzato per la sua azione politica, come Niccolò Notarbartolo?

"Ripeto che il perimetro del Pd deve essere ampio e inclusivo. Niccolò ha svolto egregiamente la sua attività da consigliere ed è una figura molto apprezzata che certamente rientra nel campo largo che abbiamo poc'anzi descritto..."

Enzo Bianco sta attraversando delle traversie giudiziarie, il nome di Villari è finito nelle intercettazioni di un'inchiesta in cui si parlava delle scorse regionali. Quale il suo commento su queste due figure del Pd che hanno assunto importanti ruoli apicali?

"Ho piena fiducia nella magistratura così come ho piena fiducia in una classe dirigente che ha amministrato in un periodo complesso e con pesanti eredità del passato".

E dell'ex europarlamentare del Pd Michela Giuffrida che adesso è portavoce del presidente Musumeci cosa pensa da segretario dem?

"Ognuno fa le sue scelte...e si qualifica per le sue scelte".

Da ex assessore al Turismo e allo Sport cosa pensa dell'azione del governo e del governo della Regione riguardo questi settori?

"Sono molto amareggiato. Abbiamo proposto di destinare 5 milioni di euro per le attività che lavorano nel turismo, nello spettacolo, nel cinema non è arrivato ancora nulla. Neanche un euro! Le graduatorie per questi fondi sono state fatte in ritardo e sono state accampate scuse su scuse, come quella di un ricorso al Tar per una cifra esigua rispetto la cifra complessiva degli stanziamenti. Un altro bando emanato dalla Regione ha visto l'interessamento di solo il 10% delle aziende e questo qualcosa vorrà dire. E poi è evidente come l'utilizzo delle risorse pubbliche del governo Musumeci non risponda all'interesse pubblico: basti pensare ad Ambelia e ai milioni di euro spesi in quella struttura e per quei collegamenti. Oppure i 18 milioni di euro per i borghi fascisti..."

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