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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Picanello / Viale Vittorio Veneto

Bus in viale Vittorio Veneto, il "caso" approda in consiglio

Il sindaco Pogliese ha illustrato i correttivi: corsia riservata laterale, nuovo parcheggio su largo Bordighera, onda verde sul viale, nuovo arredo urbano e carico e scarico sulle vie laterali

In una città a vocazione europea un dibattito del genere sarebbe stato confinato, probabilmente, a una commissione consiliare. In una città che, tanti e tanti anni fa era la Milano del Sud, creare una striscia di carreggiata riservata agli autobus sarebbe un fatto normale e non un "caso" da portare in consiglio comunale.

Eppure dopo un agosto incandescente per la viabilità di viale Vittorio Veneto, i consiglieri d'opposizione  nonostante il "passo indietro" dell'amministrazione, con la striscia riservata spostata dal centro, hanno voluto una seduta aperta per discutere della vicenda.

Da un lato, senza dubbio, c'è stata una mancanza di comunicazione e di coordinamento da parte dell'amministrazione comunale - ammessa poi anche dallo stesso sindaco - dall'altro c'è stata la protesta di residenti e commercianti ascoltata e cavalcata da parte dell'opposizione.

Ma in un Comune al dissesto, pieno di debiti, con un bilancio stabilmente riequilibrato da redigere e con la mannaia del blocco dei servizi sociali che pende sulla testa di studenti, famiglie bisognose, disabili, lavoratori delle cooperativi e creditori da soddisfare, sembrerebbero ben altre le preoccupazioni da affrontare.

L'opposizione

A prendere la parola per primo è stato Daniele Bottino, capogruppo di "Con Bianco per Catania", che ha richiesto questo consiglio aperto. Con toni comunque pacati Bottino ha fatto una cronistoria della vicenda sottolineando che "nessuno sapeva nulla di viale Vittorio Veneto e c'è stata una cattiva comunicazione".

Per il capogruppo c'è stato "uno scollamento tra amministrazione e senato della città" e ha augurato una gestione diversa per il Brt sul viale Rapisardi. Gestione che, secondo Bottino, passa dal confronto: "Noi siamo per la mobilità sostenibile ma sarebbe bastato un dialogo con i commercianti, predisporre parcheggi, dare l'opportunità di fare carico e scarico merci".

L'amministrazione

Con il suo intervento il sindaco Pogliese ha chiarito il quadro della vicenda, ricostruendone la cronistoria. Prima però ha lanciato una stilettata al suo predecessore Enzo Bianco, anche ieri assente: "Ho grande rispetto del consiglio comunale. Sono stato presente a 18 sedute, con qualche presenza in più rispetto ad altri autorevoli esponenti di questo consesso".

Poi il primo cittadino ha parlato della corsia riservata in viale Vittorio Veneto, e non di linea Brt, come di una "sperimentazione fatta nel mese di agosto".

"Eravamo consapevoli del fatto che fosse un progetto coraggioso - ha spiegato - e per questo abbiamo proceduto a una sperimentazione. Vi era l'assoluta necessità di accelerare una linea bus strategica che arriva sino a piazza Michelangelo, dove vi è un parcheggio e altre linee".

Il sindaco utilizza in maniera ponderata i termini e non parla di "marcia indietro" ma di una "rimodulazione" del progetto rispetto all'idea iniziale della corsia centrale. "Così - ha aggiunto Pogliese - abbiamo raggiunto l'obiettivo e da piazza Michelangelo a Corso Italia c'è un tempo di percorrenza di 2 - 3 minuti rispetto ai 18 - 25 del passato".

Le novità

Diversi i nuovi accorgimenti per viale Vittorio Veneto che il sindaco ha snocciolato durante il suo intervento. In primo luogo ci sarà una nuova area di parcheggio su Largo Bordighera con circa 200 posti e da lunedì dovrebbe iniziare lo sbancamento dell'area e i passaggi amministrativi per la sua concessione a Sostare.

"L'area di parcheggio - ha illustrato il sindaco - potrà essere oggetto di accordi con commercianti, studenti, personale docente con tariffe calmierate. Inoltre ci consentirà di ripristinare la legalità, in una zona dove vi sono parcheggiatori abusivi, e di riqualificare il quartiere".

Le aree di carico e scarico, che per ovvi motivi non possono essere nell'area riservata ai bus, saranno realizzate nelle vie limitrofe e per snellire il traffico, scendendo dal viale Vittorio Veneto, sarà installata un'onda verde. Si attende l'arrivo delle centraline ad hoc già ordinate dal Comune.

Infine ci sarà un intervento, con i proventi della tassa di soggiorno, per l'arredo urbano sull'arteria e un parcheggio in via Sassari che sarà adeguato a lisca di pesce per recuperare spazio e posti.

"Sul Brt il progetto è molto più organico - ha concluso Pogliese - e ricordo che quando venne istituita la prima linea veloce ci fu la rivolta. E' fisiologico che all'inizio ci possano essere critiche ed è altrettanto giusto che ci sia una concertazione anche più articolata".

Le reazioni

Luca Sangiorgio ha ricordato, ai colleghi dell'opposizione che hanno battagliato su viale Vittorio Veneto, l'abbattimento del ponte del tondo Gioeni avvenuto senza alcuna concertazione. Lanfranco Zappalà, invece, ha dialogato con un gruppo di commercianti della zona presenti anche durante la seduta del civico consesso e ha sottolineato una "vicenda tragica e comica, un atto di prepotenza" e ha chiesto la "sospensione del provvedimento e un incontro tra il sindaco e la delegazione degli esercenti".

Tra i tanti interventi ci sono stati quelli di Graziano Bonaccorsi (M5S) che ha evidenziato la "disorganizzazione amministrativa e la mancanza di pianificazione e di un mobility manager che programmi e coordini il lavoro delle commissioni competenti" e di Santi Bosco (MuovitItalia) che ha manifestato al sindaco l'esigenza "di un maggiore coinvolgimento con le attività degli assessori".

Sebastiano Anastasi, capogruppo di Grande Catania, ha ricordato all'aula che la città è in dissesto e che senza la capacità di mediazione e di dialogo del sindaco con Roma ci sarebbero stati argomenti ben diversi di cui parlare. Ha inoltre ricordato la delicata situazione dei servizi sociali e la richiesta, fatta dallo stesso assessore al ramo Lombardo, di essere ascoltato in commissione. Poi ha lanciato una frecciatina sulla presenza del suo gruppo - sempre al completo - in aula a dispetto di altre formazioni.

Ha concluso poi Manfredi Zammataro di Diventerà Bellissima che ha parlato di "un consiglio su argomento già risolto e che è stato un tentativo di mettere in difficoltà l'amministrazione misaramente fallito".

"Non si devono fomentare - ha detto il consigliere - le legittime proteste dei commercianti: la campagna elettorale è finita. C'è stato malessere e di certo si poteva fare meglio con una maggiore concertazione. Ma chi interviene adesso sono gli stessi che applaudivano l'abbattimento del tondo Gioeni o per quella fontana inutile costata migliaia di euro. E non è successo 50 anni fa ma l'altro ieri".

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