Museo della ceramica, Compagnone e Navanzino: “E’ tempo di investire, non di togliere”
“Da circa un anno io e l'onorevole compagnone abbiamo attivato una interlocuzione con l'assessore Samonà per mantenere integra l’autonomia del Museo della Ceramica di Caltagirone", dice Navanzino
Nell’ambito del riassetto delle soprintendenze e dei poli museali che sta portando avanti l’assessorato regionale dei Beni Culturali, in un'ottica di ottimizzazione della spesa, il Museo della Ceramica di Caltagirone potrebbe perdere la direzione operativa. Contro questa prospettiva da mesi lavorano insieme il deputato regionale Giuseppe Compagnone e l’assessore con delega ai musei Antonino Navanzino.
“Da circa un anno io e l'onorevole compagnone abbiamo attivato una interlocuzione con l'assessore Samonà per mantenere integra l’autonomia del Museo della Ceramica di Caltagirone - dice Navanzino -. Ci sembra una scelta non solo necessaria ma anche logica e conseguenziale al grande investimento che la Regione Siciliana sta facendo nei confronti del nostro museo, con uno stanziamento di ben 8 milioni di euro che consentirà la rinascita dell’ex convento di Sant’Agostino e la creazione di un centro museale di respiro internazionale”.
“Non solo auspichiamo che il museo della Ceramica di Caltagirone mantenga la sua unità operativa, con una direzione autonoma rispetto alle aggregazioni dei poli museali – continua Navanzino - ma insieme al sindaco Gino Ioppolo abbiamo già da tempo chiesto, e siamo fiduciosi di ottenere una direzione autonoma di altissimo profilo, magari attraverso l’indizione di un concorso che consenta di avere a Caltagirone una direzione altamente specializzata su ceramiche e maioliche”
“Da diversi anni – afferma il deputato regionale autonomista Giuseppe Compagnone – l’idea che portiamo avanti insieme all’assessore Navanzino ed al sindaco Gino Ioppolo è quella di creare la Fondazione del Museo della ceramica, mettendo dentro non solo il Comune e la Regione ma anche i privati. Per cui questo non è di certo il momento di togliere, ma di continuare ad investire al fine di realizzare il museo mediterraneo della ceramica. Ovvero un centro culturale capace non solo di raccogliere il meglio della tradizione e della produzione calatina, ma anche di ospitare ceramiche e maioliche da tutto il sud Europa e dall’area del Maghreb. Per questo rilanciamo al governo regionale di non fare un passo indietro, ma due in avanti per il bene di Caltagirone e della cultura siciliana, nella consapevolezza che già l’assessore Samonà ha dato ampie rassicurazioni sull’intenzione di mantenere e rilanciare l’attuale assetto del museo .”