rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Casapound apre a Catania con Simone Di Stefano, mesi fa la protesta

Mesi fa il comitato Non vogliamo CasaPound aveva organizzato una manifestazione di protesta contro l'apertura della sede del partito di estrema destra. La struttura è stata inaugurata da pochi giorni insieme al candidato premier Simone Di Stefano

La protesta delle sigle antifasciste catanesi che, a pochi mesi dall'apertura del circolo di Casapound Italia, avevano organizzato manifestazioni pubbliche ed appelli, è stata consistente. La sede di piazza Idria, tuttavia, ha aperto da pochi giorni ed i "fascisti del terzo millennio" della tartaruga frecciata sono riusciti a portare nel capoluogo etneo il candidato premier Simone Di Stefano. Braccio destro del fondatore Gianluca Iannone e, secondo molti, "faccia pulita" del movimento di estrema destra romano. Che, quest'anno, per la prima volta, ha presentato la propria lista per le elezioni nazionali in tutti i seggi italiani, compreso quello della Sicilia orientale dove è presente sia all'uninominale che al plurinominale. L'evento, nonostante il totale silenzio della sinistra istituzionale catanese, era stato osteggiato a dicembre dal comitato "Non vogliamo Casapound". 

"Casapound è un partito neofascista, razzista e omofobo - scriveva il comitato - Molti dei suoi esponenti e frequentatori sono noti per aggressioni, accoltellamenti e persino omicidi di ragazzi, migranti e non, per le collusioni con cosche mafiose, per giri di affari sporchi e per i contatti con i gruppi neonazisti europei. A chi soffia sul fuoco della crisi ed alimenta guerre tra poveri non possiamo che opporci, perché è impossibile non opporsi a chi fa della paura il suo credo ed al tempo stesso la sua arma".

"L’antifascismo è un valore e un sentimento, è un’emozione che brucia e che ogni giorno ci spinge a lottare per ciò che è giusto, contro la paura - continuava il documento - Chi si riconosce nei valori della libertà, dell'uguaglianza, della diversità e della giustizia sociale è antifascista. La libertà ci dà dignità, ci permette di decidere e di prenderci delle responsabilità, di operare delle scelte , ci consente di amare, di avere coraggio, di crescere ed imparare, sviluppare i nostri talenti, esplorare la vita ed il mondo. Proprio la libertà è quella condizione di base per cui è possibile essere diverse e diversi".

"Le diseguaglianze che oggi spaccano il mondo in due grandi parti, quella piccola dei ricchi e quella grande dei poveri, devono assolutamente essere abbattute per favorire un regime di giustizia sociale che garantisca a tutti e tutte le stesse possibilità, gli stessi diritti, le stesse opportunità. CasaPound Italia è per sua natura la negazione di questi valori - concludeva il comitato - L'apertura di una sede ispirata ai valori del fascismo, alla dittatura del pensiero dominante si stampo razzista, xenofobo, omofobo e sessista è un pericolo. Un pericolo per le scuole, le università, il quartiere dell'Antico Corso; un pericolo per l'intera città".

Tra i primi firmatari del documento, oltre al Comitato stesso, avevano aderito alla protesta anche Arci, Centro Sociale Liotru, Comunità di Sant'Egidio, Catania Bene Comune, Queers Studenti Catanesi, Gammazita, Libera - comitato provinciale di Catania, Coordinamento Universitario Catania, Briganti Rugby Librino, Palestra Popolare Polisportiva Etnea, I Siciliani Giovani, Sinistra Anticapitalista, La Ragnatela-Collettivo Boggio Lera, Collettivo Spedalieri.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Casapound apre a Catania con Simone Di Stefano, mesi fa la protesta

CataniaToday è in caricamento