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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Comunali, il centro-destra si compatta sulla candidatura di Pogliese

Il centro-destra spinge verso la candidatura del coordinatore regionale di Forza Italia Salvo Pogliese. Da maggio però è stato rinviato a giudizio per peculato nel caso delle cosiddette "spese pazze" all'Ars

Il centro-sinistra, o almeno una parte, ha presentato due nomi. Non certo secondari, se consideriamo che uno dei due è quello dell'attuale primo cittadino Enzo Bianco - che ha bruciato tutti sul tempo, dichiarando già a gennaio di volersi riprensentare alla guida del governo cittadino- e l'altro è quello del segretario regionale della Comunità di Sant'Egidio, Emiliano Abramo. Una proposta "alternativa ad Enzo Bianco", come l'ha definita lo stesso Abramo in conferenza stampa, sulla quale sembrano essere ormai indirizzate le simpatie di quella società civile una volta bacino di ferro dell'attuale Sindaco.

Uno scenario ormai ben definito al quale, finora ha fatto da contraltare il silenzio ufficiale da parte del centro-destra. Una cortina di ferro rotta soltanto da una recente intervista rilasciata dall'ex primo cittadino di Catania, Raffaele Stancanelli, in cui - per la prima volta - viene sollecitato il passo in avanti dell'europarlamentare e segretario regionale di Forza Italia Salvo Pogliese. Il suo nome, a dir la verità, era già trapelato in questi mesi, anche se, nonostante i desiderata degli altri esponenti della coalizione - consolidata durante la corsa per le regionali, con l'ormai celebre 'patto dell'arancino' - non è ancora stato confermato direttamente dall'interessato. E, per questo, accanto al suo, negli ambienti del centro-destra si è iniziata a ventilare l'ipotesi del senatore azzurro Vicenzo Gibiino o quella del presidente della camera penale Enrico Trantino, storicamente vicino al presidente della Regione Nello Musumeci. A queste, si era anche aggiunta l'opzione dell'avvocato e professore di Diritto costituzionale Agatino Cariola. 

Le opinioni di Enrico Trantino e Agatino Cariola

I diretti interessati, intervistati da CataniaToday, confermano di essere stati interpellati dai partiti, ma sembra ormai certo l'annuncio da parte di Pogliese. "Confido vivamente che l'onorevole Pogliese sciolga le riserve e si metta a disposizione della città - ha spiegato Enrico Trantino a CataniaToday - Gli altri nomi solo solo ipotesi, nulla di concreto. Si era parlato anche di me - spiega - ma l'idea privilegiata dalla coalizione è sicuramente quella di Pogliese". Anche Agatino Cariola chiarisce che la scelta di convengere sull'europarlamentare, "è sicuramente la posizione piu strutturata, visto che Pogliese è un uomo che da anni si occupa di politica". "Mi ha sicuramente fatto piacere essere tenuto in considerazione - ha spiegato il docente di Costituzionale - ma la logica che ha portato a questa indicazione mi pare la piu corretta". "A dir la verità - ha aggiunto - mi sembrano tutte candidature ottime, a partire da quella di Enzo Bianco, ma anche quella di Emiliano Abramo". "Sono tutte figure di alto livello", ha concluso il professore. 

L'accusa di peculato per il caso "Spese pazze"

Sulla candidabilità di Pogliese, o meglio sull'opportunità di scegliere il suo nome, erano tuttavia sorti dubbi per il suo coinvolgimento nel caso delle cosiddette "spese pazze" all'Ars, ed il relativo rinvio a giudizio nel maggio del 2017 per peculato. Ma, come spiegano entrambi i giuristi, attualmente il segretario regionale di Forza Italia è sicuramente candidabile, sotto un profilo giuridico, perché la legge Severino - che ha introdotto nuovi criteri per la possibilità di essere candidato all'interno di una lista - agisce soltanto in caso di condanna in primo grado. "In questi giorni tra l'altro - ha aggiunto Enrico Trantino - la Corte europea si sta esprimendo sul caso di Silvio Berlusconi, e quindi sul principio di retroattività della Severino". 

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