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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Comune, un rimpasto "turbolento": Barresi assessore in pectore ma c'è lo stallo

Dopo settimane di attesa sembra fatta per il cambio di casella assessoriale però chi dovrebbe uscire dalla giunta, sembrerebbe Porto, pare che abbia congelato la situazione e si stanno aprendo diversi tavoli politici con la Lega che chiede chiarimenti

E' un fine settimana convulso quello che si vive a Palazzo degli Elefanti. Il tanto atteso rimpasto - dopo la votazione di alcuni atti importanti in consiglio - sembrerebbe essere arrivato ma, come spesso capita nei cambi di caselle, non è indolore. I "candidati" a far parte della giunta del sindaco Pogliese erano, da mesi, i consiglieri Andrea Barresi e Santi Bosco. Il primo, uno dei recordman di preferenze del civico consesso, è stato eletto con una civica a sostegno di Pogliese e in una prima fase si era "allontanato" polemicamente dall'adesione acritica alla maggioranza confluendo nel gruppo Misto e punzecchiando, all'occorrenza, l'amministrazione. Poi è rientrato nei ranghi e ha atteso il suo "turno" che sembrava essere arrivato ieri, venerdì 12 novembre. Mentre Barresi era ormai un assessore in pectore però qualcosa sembra essersi bloccato perché pare che sia Alessandro Porto (Lega) a dovergli fare spazio. 

La Lega, che conta due consiglieri e ben due assessori al momento, vorrebbe discutere compiutamente la scelta del sindaco e c'è una stasi in atto che non ha permesso di rendere ufficiale l'avvicendamento. Porto dovrebbe dimettersi ma, in caso di un mancato "accordo tra gentiluomini" si potrebbe procedere a una revoca che inquinerebbe i rapporti politici e che tutti vogliono evitare. In stand by appare la nomina assessoriale di Santi Bosco: l'amministrazione ha recentemente costituito il nuovo corso di Catania Rete Gas in attesa della fusione con Sidra e alla presidenza è arrivato Todaro in quota Diventerà Bellissima. Il gruppo dei musumeciani, che conta tre consiglieri, ha in giunta Enrico Trantino ma non contava nessuna partecipata. A completare il cda Campo e Condorelli di fede pogliesiana. Mentre anche su Multiservizi si stanno facendo dei ragionamenti per riequilibrare le forze tra consiglio, giunta e partecipate. Al momento a guidare, con un apprezzamento unanime, la Multiservizi c'è la dottoressa Serena Spoto (del "team" Daidone), affiacata da un cda che vede Sofia (in quota Pogliese) e Di Giovanni (per Grande Catania): per nuovi ingressi in giunta in quota MuovitItalia, quindi Bosco, si dovrebbero riequilibrare alcune posizioni verticistiche nella partecipata in questione.

Intanto se Andrea Baressi dovesse essere confermanto assessore e se dovesse lasciare il suo scranno in consiglio comunale entrerebbe, come prima dei non eletti, proprio Sonia Agata Sofia (e primo dei non eletti diventerebbe Maurizio Mirenda). Un vero e proprio risiko a "incastri" in attesa di essere terminato e dove ogni forza politica cerca di condurre una guerra di posizione. Una guerra difficile vista la composizione frammentata del consiglio: la Lega ha ufficialmente 2 consiglieri ma c'è il gruppo dei sammartiniani di Catania 2.0 (con Gelsomino, Ricotta e Grasso) che è all'opposizione, tanto è vero che non è nato in consiglio il Quadrifoglio (progetto civico di Sammartino che alle amministrative è stato schierato col centrodestra); Forza Italia è rimasta con un solo consigliere (Petralia) ma conta un assessore e una partecipata; Grande Catania è cresciuta nei suoi componenti del gruppo con un peso decisivo nella approvazione degli atti e dopo la vicenda burrascosa di Sidra e una casella di assessore attende risposte e qualche mal di pancia c'è. 

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