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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Confcommercio, appello ai candidati sindaci per pianificare il futuro della città

Un documento programmatico di ben 10 capitoli. Affrontati i problemi atavici di Catania: dalla mobilità agli abusivismi, dall'assenza di pianificazioni al degrado urbano, dal "turismo eterna prospettiva" alla burocrazia ingessata

Confcommercio Catania ha presentato un documento programmatico per i candidati sindaci, sottolineando di voler puntare al bene della città e non solo a quello di commercianti e imprenditori. “Patologie, risorse e un piccolo sogno…la città che verrà” è il titolo del documento articolato in dieci capitoli.

“Le patologie rappresentano i problemi atavici della nostra comunità: dalla mobilità agli abusivismi, dall’assenza di pianificazioni al degrado urbano, dal “turismo eterna prospettiva” alla burocrazia ingessata - ha spiegato in apertura  Giovanni Saguto, presidente di Ascom Catania, che ha illustrato il documento insieme a Francesco Sorbello, vice direttore Confcommercio Catania, Ignazio Ragusa e Marzio D’Emilio componenti del direttivo.

"Le risorse - ha continuato - sono considerate nei contenuti della città: dal mare all’architettura, dalla capacità imprenditoriale agli involucri da utilizzare per nuove iniziative. La città che verrà è una “visione semplice” di poche cose, ma significative e tali da lasciare una traccia, realizzabili in un quinquennio, non volendoci allontanare troppo dal breve periodo, quindi: dalla questione morale all’efficienza amministrativa, da un percorso turistico ben definito ad una mobilità integrata,  dalla regolamentazione urbanistica all’utilizzo dei contenitori dismessi,  dall’integrazione del porto con la città alla definizione di un piano particolareggiato di Piazza Carlo Alberto, bandiera di Catania”.

In questo scenario, primo punto del documento, essenziale e imprescindibile, è rappresentato da una metodologia di lavoro che veda amministrazione comunale ed organizzazioni di categoria sinergiche, complementari, sedute intorno ad un tavolo ad  analizzare problemi e trovare soluzioni, sempre in via preventiva. La politica del dialogo preventivo per evitare conflittualità. Così come fondamentale per Confcommercio è la questione morale.

“Dobbiamo prendere atto che nella  burocrazia comunale sussistono evidenti condizioni di  demotivazione, ma anche di cristallizzazione e rendite di posizione - ha detto Francesco Sorbello -, sarebbe perciò opportuno avviare una costante fase di turnover delle posizioni funzionali ed un processo  di  formazione – motivazione. Ed inoltre è necessaria un’operazione trasparenza che restituisca credibilità ai rappresentanti delle istituzioni magari con la pubblicazione periodica delle spese della pubblica amministrazione per permettere una facile lettura al cittadino”. 

Abusivismo commerciale, mobilità, turismo e cultura, giovani e impresa, ambiente urbano e sicurezza, pianificazioni, grandi progetti, bilancio Comunale e partecipate queste le altre voci contenute nel documento, problematiche di vitale importanza per lo sviluppo della città che Confcommercio sottopone ai candidati sindaco.

“Per ogni tematica abbiamo individuato una serie di interventi pratici, possibili e realizzabili nel breve e medio periodo - ha continuato Sorbello – sicchè nel parlare di lotta all’abusivismo abbiamo suggerito come metodo quello di liberare una strada alla volta, di rinnovare il regolamento comunale del commercio su area pubblica e di affidare il servizio annona direttamente all’assessorato al commercio.

Rispetto alla mobilità cittadina abbiamo chiesto un piano della mobilità concreto e possibile e non da aula universitaria ma applicabile nel rispetto dei contenuti della Città, specie del contenuto commerciale quale comparto direttamente legato alla viabilità. Sulla questione della qualità dell’ambiente urbano abbiamo proposto un accordo per il quale all’amministrazione spettano alcuni interventi  fondamentali (illuminazione, pulizia, sistemazione marciapiedi e strade etc..) mentre i privati  possono provvedere alla realizzazione di progetti di arredo urbano di base, coordinato e condiviso con la nuova Amministrazione.

Sulla  rigenerazione dei palazzi, occorre una attività di monitoraggio degli involucri fatiscenti e pericolanti con relativa messa in mora dei proprietari ed eventuale successivo avvio di attività amministrativa per la messa in sicurezza e la rigenerazione degli edifici, metodo d’intervento imprescindibile per il recupero del vecchio quartiere San Berillo. E ancora - ha continuato Sorbello – un piano regolatore tale da favorire e privilegiare interventiche mitighino il rischio sismico e il recupero dei sacchi degradati della Città, impedendo l’invasione del cemento in termini generali e con particolare riferimento al waterfront e alle altre aree risorsa.

Un piano di urbanistica commerciale, insieme a quello della somministrazione di alimenti e bevande e dei dehors, che difenda e premi la funzione del commercio del centro storico e dell’area urbana consolidata e che non preveda, in questa fase storica, alcun insediamento di centri commerciali nelle aree esterne, anche con lo scopo di difendere l’ambiente urbano cittadino ed il suo patrimonio immobiliare, cosa peraltro resa possibile anche dalla recente normativa nazionale ed europea.  Insieme ad un piano particolareggiato dei  Mercati Storici, quello della pescheria e quello di piazza Carlo Alberto, quest’ultima da destinare la sera alla realizzazione di eventi.

Abbiamo puntato il dito sulla Catania che verrà immaginando attività che possano rendere identificabile la città: insomma Catania degli artisti, della musica, dello sport, degli universitari (con la realizzazione di un apposito campus) possono essere i temi caratterizzanti ed integrabili con la cultura”. Il documento si completa con una riflessione sulla privatizzazione delle società partecipate che deve essere compiuta evitando che rimangano a carico del Comune solo quelle destinate a produrre perdite e a pesare sul bilancio comunale".

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