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I dolori della maggioranza di Pogliese, molte defezioni in aula tra cui Grande Catania

Mal di pancia e malumori tra i consiglieri che dovrebbero sostenere la giunta e la sua azione di governo

I dolori della giovane maggioranza consiliare di Pogliese. Sono andati in scena ieri sera durante la seduta che aveva come punti, tra gli altri, l'approvazione del regolamento per l'applicazione del ravvedimento operoso. Nella fase delle comunicazioni dei consiglieri, con il debutto del nuovo segretario generale Rossana Manno, c'è stato uno "sfogatoio" dei rappresentanti dell'opposizione, ma anche della maggioranza, contro l'amministrazione.

Bottino (Con Bianco per Catania) ha criticato il bando per l'assunzione dei vigili urbani, mentre Andrea Barresi (eletto con "In campo con Pogliese" e recordman di voti del centrodestra con circa 1900 preferenze e poi transitato nel misto) ha preannunziato una interrogazione "monstre" di 5 pagine "sull'evasione tributaria, sul degrado della città e sulla situazione della raccolta rifiuti che è pessima".

In molti sono intervenuti sui recenti fatti di cronaca avvenuti, tra cui la violenza sessuale ai danni di una ragazza americana e un accoltellamento in piazza Teatro Massimo. Ma ciò che emerge è il malumore strisciante nella maggioranza.

Manfredi Zammatato su corso dei Martiri e l'inaugurazione delle prime opere dice "di averlo appreso dalla stampa" ed è stupito della mancata concertazione con l'amministrazione dopo "il lavoro intenso della commissione consiliare competente". Così come Santo Russo, espressione di Fratelli d'Italia, è molto critico "sulle periferie abbandonate" evidenziando mancati interventi sulle rete fognarie di viale Moncada, sull'illuminazione pubblica e segnalando la presenza di "branchi di randagi nella zona della porta della Bellezza".

Tra l'altro ancora qualche consigliere nemmeno sapeva che la delega alle manutenzioni l'avesse il sindaco. Una delega importante specie per chi, da consigliere, deve dare risposte immediate alle tante sollecitazioni del territorio.

Un quadro complesso per l'amministrazione che vede cadere il numero legale sul primo punto con svariate assenze della sua maggioranza. Fa rumore l'assenza in toto del gruppo consiliare di Grande Catania, compreso il presidente Castiglione, che solitamente è sempre rimasto in aula e ha rappresentato un baluardo per la maggioranza. Stavolta gli autonomisti avevano ufficialmente una riunione politica.

E' il giorno anche del debutto del nuovo gruppo consiliare #insiemesipuò che, all'opposizione, conta altri due ex esponenti della maggioranza di Pogliese come Agatino Giusti e Roberto Petralia che sono andati al misto e poi sono transitati con Di Salvo nella nuova formazione civica.

La politica che è un gioco di pesi e contrappesi. Di equlibri mutevoli e instabili. Nei corridoi i malumori sono ancora più forti di quelli espressi in aula sulle scelte del sindaco nelle posizioni chiave, nell'assetto delle partecipate, nella gestione politica e organizzativa di un momento così difficile per Catania. Adesso con l'allargamento della giunta da otto a dieci posizioni ogni gruppo cercherà di far valere il suo peso specifico.

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