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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Dimissioni di Salvo Pogliese, i commenti della politica catanese

Da giorni si attendevano queste dimissioni. Oggi la nota di Pogliese e a seguire le reazioni dell'opposizione che punta il dito sulla probabilità che si candidi alle Politiche

"Dopo aver ignorato per mesi le continue richieste di dimissioni che, come Pd di Catania, gli avevamo rivolto dopo aver condannato la città ad un immobilismo in piena crisi Covid, dopo non aver tentennato nemmeno quando la città è stata seppellita dai rifiuti, oggi il nostro (ex) sindaco si dimette, con una pec, lasciandoci per i prossimi mesi nelle mani di un commissario. Per 'pura causalità', le dimissioni di oggi vengono rese nell’ultimo giorno utile che consente a Pogliese di candidarsi al Parlamento. Ma le sorti del singolo non ci interessano, siamo una forza politica e della città vogliamo occuparci. Da oggi, da subito, al lavoro per costruire un serio progetto in rinascita per la nostra città e per tutta la Città Metropolitana di Catania, un piano rifiuti vero che usi i fondi regionali disponibili per non alzare la Tari (già vergognosamente alta a Catania), un recupero del centro storico abbandonato in questi ultimi anni, un'attenzione vera alle periferie dimenticate da anni. Vogliamo costruire un percorso collettivo e non la fuga in avanti di singoli. Un progetto sociale ed inclusivo che sappia dare risposte e aiuti a chi non arriva alla terza settimana. Un percorso condiviso che veda uniti quanti in questi anni sono stati l’alternativa a questa amministrazione e, possibilmente, che parta dalle idee, che parli di progetti e di dare un futuro a questa città, non dai nomi e nemmeno dai simboli. Uniti (tutti) abbiamo una sfida davanti, una sfida da vincere per Catania, per i cittadini catanesi che meritano molto di più di ciò che hanno visto in questi anni. Un augurio di buon lavoro a tutti noi". E' quanto dicharano Angelo Villari, segretario unione provinciale Catania Partito Democratico e Jacopo Torrisi, componente della segreteria provinciale Pd con delega alla Città Metropolitana di Catania.

"Finalmente Pogliese si è dimesso. Dopo aver tenuto in ostaggio la città per 4 anni, il peggior amministratore che Catania abbia mai avuto ha buttato a mare la città per un posto sicuro in Parlamento. Pogliese fugge da Catania, dopo aver tenuto per anni la città in ostaggio, senza guida e senza un'amministrazione autorevole per approdare in parlamento, garantito dai vertici nazionali del suo partito e della coalizione delle destre. Epilogo vergognoso e scontato del fallimento del centrodestra a Catania". Così Giolì Vindigni segretario cittadino e Pierpaolo Montalto segretario provinciale di Sinistra Italiana, che aggiungono: "Era già successo nel 2008 quando Scapagnini scelse anche lui un posto sicuro in parlamento e lasciò Catania senza luce e con un buco finanziario enorme. Poogliese lascia una città allo sbando e non sarà certo una pulizia una tantum del centro cittadino, a spese nostre, a cambiare le carte in tavola. Adesso verrà un commissario a terminare il lavoro sporco che Pogliese e la sua maggioranza non hanno avuto il coraggio di fare, iniziando dall'aumento della Tari. In questi anni Sinistra Italiana ha denunciato tutti i problemi della città, ha fatto proposte, ha prospettato soluzioni. Adesso la nostra città ha bisogno di una svolta immediata, di un'amministrazione seria che risolva i problemi aggravati da 4 anni di malamministrazione, ma soprattutto ha bisogno di sapere su cosa si vuole investire per farla rinascere. Noi ci saremo con le nostre idee e con le nostre proposte".

"Le dimissioni di Pogliese sono un atto che aspettavamo da tempo. Peccato arrivino con enorme ritardo. Se è vero ciò che sostiene l'ormai ex sindaco, e cioè che è stata una scelta sofferta e non legata a dinamiche nazionali, non si capisce perchè non l'abbia fatta prima, magari restituendo la parola ai cittadini e consentendo di votare nella scorsa finestra elettorale, risparmiandoci un anno di commissariamento". Lo affermano i portavoce M5S del Catanese. "Se lo vedremo candidato alle elezioni nazionali - aggiungono - sarà chiaro a tutti che quelle di oggi sono solo lacrime di coccodrillo e che la reale intenzione dell'ex primo cittadino sia solo quella di trovare una poltrona più comoda. Con queste dimissioni cala il sipario su una delle peggiori amministrazioni di sempre, caratterizzata da assessori che hanno abbandonato la nave in tempesta per concorrere alle regionali e da un sindaco assente per un periodo molto più lungo di quello che Catania poteva permettersi".

"Mentre la città - sottolineano dal M5S - viveva momenti drammatici, sommersa dai rifiuti, abbandonata a se stessa e costretta quasi all'autogestione, la compagine politica che la governava pensava a come riposizionarsi in poltrone più comode. Nel frattempo noi non abbiamo mai smesso di lavorare per il bene comune, portando a casa risultati e mettendo pezze, a volte, alla colpevole inerzia del Comune".

"Altro che scelta d'amore per Catania. Pogliese ha tenuto in ostaggio la città sin dall'inizio del suo mandato con una spada di Damocle che poi è caduta sulla sua testa con la sospensione. Il sindaco sospeso ha cercato di garantire il suo futuro politico sulle spalle di oltre 300mila.catanesi che attendevano atti, opere pubbliche, raccolta dei rifiuti efficiente ma non hanno visto nulla di tutto ciò. Adesso che le elezioni politiche garantiranno un salvacondotto e una poltrona sicura a Pogliese arrivano le tardive dimissioni. Ma i catanesi sanno a chi dovranno addebitare questi anni di stasi e cattiva amministrazione". Lo ha detto la deputata regionale M5S Jose Marano.

"Apprendiamo delle dimissioni del sindaco di Catania Salvo Pogliese: dimissioni che la città si aspettava ormai da tempo considerando che Catania ha bisogno di una guida stabile e presente, cosa che non è stata garantita per l’applicazione della Legge Severino vista la condanna in primo grado ricevuta proprio da Pogliese per il processo sulle spese pazze all’Ars. Certo, se fossimo maligni, potremmo pensare che non sia casuale che le dimissioni siano arrivate oggi: “il momento era già stato individuato ben prima della crisi, imprevedibile, del Governo Draghi”, ha detto Pogliese…excusatio non petita… Ma, al di là del giorno in cui siano arrivate queste dimissioni, adesso bisogna costruire un nuovo futuro per la città, un futuro fatto di donne e uomini capaci di riportare la città ai livelli che merita. Non servono promesse: negli anni ne abbiamo sentite tante. Servono fatti: piccoli e grandi passi per far correre Catania. A partire da un serio piano rifiuti e non minacce di aumento della Tari, il recupero delle periferie e una rivalutazione del centro storico ormai abbandonato. E poi davvero puntare sul turismo considerando che Catania piace ma non possiamo far scappare i turisti: ecco perché servono nuove politiche legate alla sicurezza. Facciamo gli auguri a Catania, per un futuro migliore per costruire il quale le donne e gli uomini di Italia viva saranno protagonisti". A dichiararlo è il gruppo etneo di Italia Viva con in testa il suo coordinatore Salvo Nicosia

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