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Per le pari opportunità elaborate le linee guida, Anastasi: "Sfida da cogliere"

La commissione consiliare presieduta dal consigliere di Grande Catania ha elaborato un corposo documento che passerà al vaglio del consiglio. Punti nodali il rispetto concreto della parità di genere, l'istituzione di un bilancio di genere, la tutela delle donne fragili e potenziamento del ruolo dell'ente locale

"Il tema deve entrare dentro l'amministrazione e nella modalità di amministrare: la sfida è questa. Noi abbiamo creato una cornice sulla quale iniziare a discutere e ad essere conseguenti". Così il presidente dell'ottava commissione consiliare Sebastiano Anastasi commenta la stesura finale del documento che contiene le linee guida generali sulle pari opportunità. Un testo corposo che prende in esame il tema senza demagogia ma con molta concretezza. Così come sul concreto vogliono andare sia il presidente sia la commissione: "Da agosto 2019 studiamo l'argomento, studiamo altri supporti normativi come la Convenzione di Istanbul. Il Comune ha fatto meritorie iniziative, campagne contro la violenza sulle donne, convegni sulle pari opportunità. Serve però che il tema rientri nelle modalità dell'amministrare e per questo abbiamo proposto delle linee guida".

Infatti, come si legge nel documento che passerà all'analisi del consiglio, "pari opportunità riguarda la riduzione della povertà, nell'affrontare le disparità che possono costituire una discriminazione tra i sessi, rafforzare la cittadinanza".

I punti del documento 

Le linee guida propongono percorsi di sensibilizzazione e formazione sul tema anche per il personale dell'ente ma anche un supporto per l'infanzia e le madri, nonché la promozione e il sostegno dei centri antiviolenza e delle case rifugio. "Nel documento vi sono delle mozioni approvate - prosegue Anastasi - come l'introduzione di un bilancio di genere. Si tratta di un capitolo che può sostenere situazioni peculiari, come donne sole, donne fragili con figli, donne che sono state abbandonate dal marito. Tutte quelle situazioni dove si crea un oggettivo svantaggio e il Comune ha quindi uno strumento per poter agire".

Altro tema è quello della lotta alla prostituzione, fenomeno assai diffuso in città, e il rafforzamento del ruolo dei consultori. "Il Comune non è responsabile dei consultori ma può vigilare sui servizi - dice ancora il presidente dell'ottava commissione -. Si tratta di punti di riferimento molto importanti per le donne, spesso rappresentano l'unico punto di appoggio per chi è da sola o in difficoltà". Le linee guida si focalizzano anche sul sostegno sul lavoro delle donne che hanno patologie oncologiche e gravemente invalidanti, nonché sull'abbattimento di tutte le barriere e difficoltà che incontrano le donne disabili in particolare sostenendo politiche attive per chi è in gravidanza, supportandole e garantendo loro l'accesso all'assistenza personale.

Non da ultimo viene espressa la volontà di un monitoraggio attraverso statistiche "di genere" per identificare linee di azione ma anche l'intenzione di un incontro annuale con la cittadinanza per rendere conto di quanto si è fatto sulla parità di genere in sinergia con l'associazionismo. Il documento si sofferma anche sul linguaggio utilizzato dall'ente che non deve contenere "alcuna forma di discriminazione di genere" e auspica "azioni di sensibilizzazione allìutilizzo di un linguaggio neutro". 

"Tocchiamo tanti punti - conclude Anastasi - e aspetti. Il tema delle discriminazioni sul lavoro, delle difficoltà delle donne sole, delle donne disabili, di chi viene abbandonata dal marito e si trova a dover crescere i figli. Occorre abbattere tutte queste barriere e difficoltà stanziando adeguate risorse economiche e avendo un quadro normativo chiaro di riferimento. Mi auguro che vi siano tempi celeri per il voto affinché si possa lavorare per un coordinamento inter assessoriale per le pari opportunità".

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