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Sabato, 20 Aprile 2024
Il messaggio

Elezioni amministrative, la resa amara di Zappalà: "Sfumato quel cambiamento che doveva esserci"

Con un lungo messaggio su Facebook, Lanfranco Zappalà non nasconde la propria delusione per il risultato delle elezioni: "Abbiamo perso, ho perso io certamente, ma ha perso la città, che dietro ad una proclamazione del cambiamento, ha votato le medesime persone che hanno messo Catania in ginocchio"

"La storia appena cominciata è già finita". Lanfranco Zappalà prende in prestito le parole di "Canzone per te" di Sergio Endrigo per non nascondere la propria delusione per il responso arrivato dalle urne e che hanno visto invece trionfare con un vero e autentico plebiscito Enrico Trantino. Il candidato sindaco della lista civica "Lanfranco Zappalà sindaco", vero protagonista (sui social) di questa campagna elettorale e highlander della sala Verga, per primo aveva annunciato la sua candidatura alla poltrona di primo cittadino un anno fa, con un centinaio di sezioni ancora da scrutinare si è fermato appena al 2,04% (2.405 preferenze). Con la sua lista non farò il suo ingresso nemmeno in Consiglio dove era capolista, in quanto non è stata superata la soglia di sbarramento del 5%: "Dopo tanti anni, lascio in quell'aula un pezzo di cuore,con la speranza di vedere rifiorire la mia città" - ha scritto.

Il messaggio pubblicato su Facebook

 "Ho perso, ha perso quel cambiamento che doveva esserci - scrive Zappalà -  Ringrazio tutti per il sostegno che mi avete dato, le candidate e i candidati della mia lista che ci hanno messo la faccia, ma quando si perde, l'unica cosa è chiedere scusa. Ho augurato al nuovo sindaco Trantino buon lavoro, l’ho chiamato ieri al telefono e mi sono congratulato con lui. Per me la campagna elettorale è finita.

"Che dire - aggiunge - Ho fatto una campagna elettorale pulita, senza promesse, circondato da tanti giovani e donne, non sono mancati certamente i colpi bassi, i tradimenti, gli attacchi personali, ma li avevo messi tutti nel conto. Abbiamo perso, ho perso io certamente, ma ha perso la città, che dietro ad una proclamazione del cambiamento, ha votato le medesime persone che hanno messo Catania in ginocchio. Oggi guardo a questo tracollo con molta lucidità, evidentemente ancora questa città non è pronta, non ci si può lamentare e poi far finta di nulla. Ringrazio la mia famiglia per la vicinanza affettuosa, i miei amici più cari, che sono stati oggetto di una attenzione nei miei confronti morbosa.

"Mi prenderò  - conclude - qualche giorno di pausa e di riflessione, dopodiché si ricomincia. Grazie a Voi tutti per tutto ciò che avete fatto. Dopo tanti anni, lascio in quell'aula un pezzo di cuore,con la speranza di vedere rifiorire la mia città".

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