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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Elezioni comunali, il monito della Uil Catania: "No al totosindaco"

Lo afferma Enza Meli, segretaria generale della Uil etnea: "Ci attendiamo indicazioni affidabili sulle scadenze da onorare. Dicano, insomma, cosa vogliono fare nei primi sei mesi di mandato, nel primo anno, nel secondo, ma soprattutto come intendono rispondere in caso di fallimento. Il solito scaricabarile non è ammesso"

“Non siamo interessati al totosindaco, né a partecipare a iniziative per il lancio di candidature più o meno improbabili. Ci propongano, piuttosto, confronti su cose da fare in tempi certi. Per decenni è mancato proprio questo: realizzazioni fattibili e scadenze rispettate. Catania è diventata così la capitale delle incompiute”. Lo afferma Enza Meli, segretaria generale della Uil etnea, commentando il “Promemoria per Candidati ed Elettori” che è stato discusso e approvato oggi dall’Esecutivo territoriale del “Sindacato delle Persone”. 

L’organizzazione scrive ai candidati: “Ci attendiamo indicazioni affidabili sulle scadenze da onorare. Dicano, insomma, cosa vogliono fare nei primi sei mesi di mandato, nel primo anno, nel secondo, ma soprattutto come intendono rispondere in caso di fallimento. Il solito scaricabarile non è ammesso”. “In attesa di concretezza – aggiunge la Uil – ribadiamo che sono troppe le opportunità negate ai catanesi. Parliamo di infrastrutture che non ci sono ma anche di edifici in sicurezza e zona sismica 1, di strade asfaltate e di autostrade informatiche. Facile adesso parlare di Piano nazionale di ripresa e resilienza quasi fosse la soluzione di tutti i mali, ma non vorremmo che venisse tutto vanificato da ritardi e omissioni com’è avvenuto, ad esempio, con il Patto per Catania, il Patto per il Sud e il Fondo Sviluppo e Coesione”.

Per l’organizzazione sindacale guidata da Enza Meli, ecco le priorità: “Chiediamo ancora una volta che si ponga fine allo scandalo del degrado della sona industriale. Non c’è ripartenza senza riqualificazione di queste aree. Ne va dell’incolumità dei lavoratori e della attrattività del territorio, peraltro compromessa dai ricorrenti disservizi nelle forniture di energia elettrica, acqua e gas provocati da reti di distribuzione obsolete”. Si metta immediatamente mano all’emergenza-edilizia scolastica. Nel nostro Progetto per Catania, tre anni fa, denunciammo che la situazione è da brividi. Lo ribadiamo oggi, tra classi-pollaio, sedi fatiscenti e plessi a rischio in una città ad altissima vulnerabilità sismica che la Regione continua, però, a classificare in zona 2”.

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