Elezioni politiche, i grandi esclusi catanesi: ecco gli sconfitti
Ci sono state sconfitte inaspettate. A cominciare da Raffaele Lombardo, che non è riuscito a raggiungere la soglia necessaria per essere eletto al Senato. Per finire con il rettore Recca che aveva rassegnato le sue dimissioni proprio per scendere in politica con Monti
Parliamo dei grandi esclusi a Catania. Ci sono state sconfitte inaspettate. A cominciare da Raffaele Lombardo, che non è riuscito a raggiungere la soglia necessaria per essere eletto al Senato. Sempre per Mpa, Dino Fiorenza.
Si era candidato con Rivoluzione civile - e non ce l'ha fatta - anche Orazio Licandro. In Futuro e Libertà, Puccio La Rosa aggiunge un'altra sconfitta dopo la mancata scalata alla Regione. Stesso destino per l'ex sindaco di Belpasso Alfio Papale, primo dei non eletti.
Risultati deludenti anche per l'ex senatore Mpa Giovanni Pistorio, il capogruppo Mpa in Consiglio comunale Salvo Di Salvo e l'ex deputato regionale Udc Salvatore Giuffrida.
Continua la lista degli esclusi catanesi con Guglielmo Scammacca della Bruca, ex deputato regionale, e Pippo Arcidiacono ex assessore comunale.
Anche la lista del Megafono di Crocetta perde colpi con il presidente di Fiumara d'Arte Antonio Presti. E poi, Nicolò Marino, Giovanni Villari.
Per Fratelli d'Italia, non "vedono" Montecitorio l'ex ministro Ignazio La Russa e l'avvocato Emanuele Passanisi.
Per la Destra Ruggero Razza, candidato alla Camera, Enrico Trantino al Senato.
Per il Pd Giovanni Barbagallo al Senato, Marilena Samperi alla Camera. E, tra i grandi esclusi, il rettore Recca che si appresta anche a diventare ex. Aveva, infatti, rassegnato le sue dimissioni proprio per scendere in politica con Monti.