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Toti Lombardo da "Trota" a Onorevole: "Grazie papà"

Più di 9.500 elettori (9.633 per l'esattezza) hanno scelto di sostenerlo: Toti Lombardo, figlio dell'ex governatore della regione Raffaele Lombardo, ce l'ha fatta ed è diventato "Onorevole". Lui ringrazia il padre e promette cambiamenti

Liberi di crederci. E più di 9.500 (9.633 per l’esattezza) hanno scelto di farlo: Toti Lombardo, figlio dell’ex governatore della regione Raffaele Lombardo, ce l’ha fatta ed è diventato Onorevole, anche se c’è chi preferisce non chiamarli così, dimenticando o sconoscendo del tutto, che l’accezione del termine è innanzitutto storica.

Secondo eletto nella lista del Pds/Mpa, dopo Nicola D’Agostino (il più votato nella provincia di Catania) e prima di Fiorenza,  ha saputo affrontare,durante i mesi di estenuante campagna elettorale, i pregiudizi e gli attacchi derivanti da un cognome un po' “ingombrante”, come qualcuno lo ha definito. E se il periodo è davvero di “vacche magre” per la politica in generale e per i partiti tradizionali in modo particolare, Toti Lombardo ha le idee chiare sui progetti che porterà innanzi all’attenzione dell’attuale-e frammentata-compagine politica regionale.

Il linguaggio rimane quello autonomista, in nome del progetto politico lanciato dal padre ed è proprio a quest’ultimo che Toti si è rivolto, in prima battuta, ieri pomeriggio durante il comizio di ringraziamento tenutosi alle terrazze Ulisse. Ha ringraziato, infatti, il padre per lo straordinario patrimonio di “persone stupende, importanti” che hanno creduto e lottato insieme a lui e, dalle quali bisogna trarre la voglia di cambiamento.

“Faccio un ringraziamento brevissimo per questo risultato straordinario raggiunto, considerando le difficoltà e il momento difficile di questa campagna elettorale, che come sappiamo, è stata combattuta, strana e, soprattutto, legata ad una protesta che ha coinvolto anche me come candidato. Lo sapevamo sin dall’inizio, però, penso che abbiamo condotto una battaglia serena, dignitosa, molto aperta, piena di contenuti, di entusiasmo, di  voglia e passione e penso che alla fine il risultato sia legato soprattutto a questo. Non c’è niente da nascondere o da celare, è stata una campagna elettorale a viso aperto, abbiamo incontrato tante persone e spero di poterlo fare, infatti, da domani inizieremo a rivedere tutte le persone che mi hanno dato una mano con grande affetto e  lo faremo per realizzare e continuare un grande progetto che vede al centro la Sicilia. L’interesse di questa terra è soprattutto un’autonomia della testa e dei cuori di questa grande regione!”

La vittoria di Lombardo jr

Anche sotto il profilo comunicativo, a fianco degli strumenti offerti dal web 2.0 (dalle pagine dei social media all’intero sito dedicato al programma politico), il giovane candidato non ha, infatti, dimenticato la tradizione locale e tutta siciliana: comizi sul territorio e porta a porta, realizzato anche con il supporto dei militanti che hanno lavorato insieme a Toti.

E’ vero tuttavia che i risultati di queste elezioni regionali hanno mostrato un dato piuttosto critico: più della metà dei siciliani ha deciso di non recarsi alle urne. Questo dimostra, principalmente, un’azione di protesta, di contestazione, di ribellione. Già si grida  all’ “inciucio”, al Lombardo bis, alla performance dei grillini che siederanno all’ARS e che hanno promesso una rivoluzione all’interno delle Istituzioni (indennità di carica più  che dimezzata, rinuncia ai rimborsi elettorali e finanche le web cam nelle commissioni)

Un passo in avanti sembra però esserci stato: scorrendo la lista degli eletti all’ARS,quantomeno nella sezione di Catania, una “svecchiata” pare essersi già verificata. E Lombardo junior garantisce che saranno in molti a ricredersi e a votare per loro.



 
 

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