Potrebbe essere la notte dei lunghi coltelli della destra siciliana quella che, a poche ore dalla chiusura ufficiale per la consegna delle liste, potrebbe consumarsi a causa della composizione del cosiddetto "listino del presidente". Secondo indiscrezioni infatti Gaetano Armao, forzista di ferro benedetto da Arcore e designato vicepresidente nel ticket con Musumeci, non sarebbe tra i sei nomi che, oltre al candidato presidente, compongono il listino. 

L'attacco di Micciché

"Stanno venendo fuori notizie sul listino di Musumeci che se fossero vere farebbero venir meno le ragioni di un'alleanza costruita con grandi sacrifici di tutti, un'alleanza costruita per il bene di tutto il centrodestra e della Sicilia". Queste le parole del commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè che, dopo aver di fatto rallentato l'indicazione di Nello Musumeci come candidato della coalizione ha accettato, forse a malincuore, la scelta dei vertici del suo stesso partito. 

La risposta di Musumeci

Pronta la risposta di Musumeci che, tramite un comunicato, ha contestato la scelta di Micciché di rivolgersi direttamente alla stampa invece di chiarire la questione in privato. "Se, invece di diramare comunicati, il commissario di Forza Italia Miccichè mi avesse telefonato, avrebbe saputo che le notizie uscite in queste ore sul listino non sono fondate e, perciò, frutto di interessate indiscrezioni - ha chiarito il candidato di #Diventeràbellissima -. Noto che resistere alla tentazione di stare sulla stampa diventa difficile per tanti, anche nel centrodestra. Le ragioni di una alleanza non possono essere legate al listino che, piaccia o no, resta nella responsabilità del candidato presidente".