Inquinamento in mare, Davide Vasta propone una commissione permamente
“Per tutelare il nostro mare è necessario istituire una commissione permanente - propone Vasta - che oltre a verificare il corretto funzionamento dei depuratori, abbia anche il compito di intercettare in maniera pro-attiva tutte le fonti e le immissioni illecite"
È un programma ambizioso ed impegnativo quello di Davide Vasta,
candidato all’Ars, nella lista De Luca Sindaco di Sicilia, e alla Camera dei
deputati, nella lista De Luca Sindaco d’Italia, ma se ci sono passione e
tenacia, oltre che urgenza, civica prima ancora che politica, i risultati si
raggiungono. Undici i punti programmatici che toccano tutte le criticità
più annose del territorio ionico-etneo. Risolverle significa dare risposte
all’intera provincia di Catania, contribuendo a costruire, pietra su pietra,
il rilancio auspicabile, a beneficio della vivibilità di città e paesi, dello
sviluppo economico e dei livelli occupazionali.
“Nella mia esperienza
personale e professionale ho imparato che nulla è impossibile, se c’è la
voglia di raggiungere gli obiettivi. E le elezioni sono il banco di prova per
testare la necessità che i siciliani hanno di cambiare le cose. Ognuno può
e deve fare la propria parte”. È l’appello di Vasta nei suoi incontri con la
gente, durante il tour che da settimane lo porta in giro in tanti comuni
dell’hinterland, a bordo della Panda giallorossa, simbolo della sua
campagna elettorale. “Cateno De Luca, con il suo lavoro e le sue battaglie,
è riuscito a far risvegliare l’orgoglio dei siciliani e a far rinascere in noi la
speranza di poter lavorare per un futuro migliore - non si stanca di
ripetere Vasta - Benché Cateno si sia candidato da solo, i sondaggi ci
confermano in testa insieme al centrodestra. Il 25 settembre rappresenta
quindi un’opportunità storica per liberarsi finalmente dalla vecchia
politica e risollevare le sorti della Sicilia, ma tutto questo dipenderà dal
coraggio dei siciliani e dalla loro volontà di essere protagonisti attivi del
destino della loro terra”.
Parla al cuore degli elettori Davide Vasta, imprenditore originario di
Riposto e papà da poche settimane. “Spesso sento dire che tutto quello
che sto facendo è inutile perché tanto non cambierà mai nulla – spiega -
ma le persone si sbagliano. Non è vero che non cambia mai niente: le
cose spesso peggiorano. I nostri diritti, anche quelli sanciti dalla
Costituzione, come il diritto alla salute, possono essere calpestati se
ostacolano gli interessi di qualche pezzo grosso. Alle persone che non
credono più nella politica, vorrei dire che non andare a votare il 25
settembre non è un segno di protesta ma un modo per non prendersi le
proprie responsabilità. Di fatto, in questo modo, si alimenta il sistema e
si lascia che i soliti pupari, che da decenni tengono la Sicilia sotto scacco
puntando sulla rassegnazione e la disperazione della gente, restino liberi
di agire indisturbati”.
Il trend da invertire riguarda tanti ambiti di competenza regionale, ma
anche del governo centrale. Tra questi tutela dell’ambiente e fruizione
turistica. È, ad esempio, duplice il beneficio del sistema efficiente di
depurazione delle acque lungo la costa. La priorità non più rinviabile è la
gestione virtuosa, che deve coinvolgere in modo sinergico tutti i comuni
guidati da tecnici competenti. Basterebbe avere la volontà politica e
amministrativa di ottenere grandi risultati eppure, ancora oggi, il
territorio è imprigionato nel vecchio modo di gestire il bene comune:
favorire i pochi a discapito della collettività. “La scarsa depurazione delle
acque che defluiscono nel nostro mare è una problematica che interessa
tutto il comprensorio ionico-etneo. – commenta Vasta - Sono decenni che
assistiamo impotenti alla distruzione del nostro ecosistema e alle
conseguenze che l’inquinamento del mare comporta, non soltanto sulla
salute dei bagnanti che si recano a migliaia ogni anno sul nostro litorale
ma anche sull'economia del nostro territorio. I paesi della costa vivono
infatti di turismo balneare e molto spesso la paura di rovinare la stagione
ha portato coloro che dovevano proteggere le nostre risorse naturali ad
atti di negligenza a dir poco criminale, al punto che in passato è stato
necessario l’intervento dell’autorità giudiziaria. Mi riferisco ovviamente
al sequestro del depuratore di Mascali nel 2015. Per più di 15 anni,
l’impianto ha ricevuto più liquami di quanto potesse mai filtrare, sotto la
compiacenza dei gestori e della pubblica amministrazione”. Raggiungere
standard ottimali di qualità dell’acqua e dei servizi offerti è un risultato
possibile. “Per tutelare il nostro mare è necessario istituire una
commissione permanente - propone Vasta - che oltre a verificare il
corretto funzionamento dei depuratori, abbia anche il compito di
intercettare in maniera pro-attiva tutte le fonti e le immissioni illecite. Ai
benefici per l’ambiente e per la salute pubblica, si aggiungerebbero così
quelli economici, poiché i comuni sarebbero agevolati nell'ottenimento
delle ambite bandiere blu”.
In tema di assistenza alla salute ed erogazioni dei servizi pubblici lo
scenario non si discosta dalla cattiva gestione e dal sistema clientelare
diventato endemico in Sicilia. Un altro obiettivo, non più rinviabile e
contenuto nel programma elettorale di Davide Vasta, riguarda il piano di
rilancio delle strutture ospedaliere del territorio. “I servizi sanitari sono
al momento inadeguati e non riescono a rispondere alla domanda reale –
spiega ancora - È necessario ripristinare i fondi per la sanità pubblica e
potenziare il pronto soccorso degli ospedali di Acireale, Linguaglossa e
Giarre. Quest’ultimo, è in sofferenza dal giorno della sua riapertura per
mancanza di personale e le lunghe attese che ne derivano sono
inaccettabili. I reparti vanno ampliati e aumentati i posti letto che sono
insufficienti rispetto al bacino di utenza. Vogliamo aumentare i punti
nascita sul territorio ionico-etneo perché - parla dell’esperienza
personale - sono diventato padre da poco e conosco bene il disagio e
l’agitazione delle famiglie che devono percorrere fin troppi chilometri per
raggiungere gli ospedali più vicini. Inoltre - aggiunge Vasta - negli ultimi
anni i cittadini di Giarre e dei paesi limitrofi hanno purtroppo
sperimentato sulla loro pelle gli effetti di una politica malsana che mette
gli interessi privati prima dei diritti dei cittadini. È stato chiaro per tutti
noi, che la politica non è qualcosa di astratto ma qualcosa che ci riguarda
da vicino e che ha un impatto reale sulle nostre vite. Lo sanno bene le
famiglie che hanno visto i propri cari morire perché qualcuno ha ritenuto
l’ospedale di Giarre un costo inutile”.
E il territorio che reclama la vocazione turistica e vuole competere su
questo piano con altre realtà siciliane, già mete ambite dal turismo
estero, deve offrire anche supporto sanitario. “Lavoreremo per aprire i
centri di primo soccorso e di guardia medica nella zona costiera tra i
comuni di Riposto, Mascali, Fiumefreddo e Calatabiano per il periodo
estivo”.
L’appuntamento con la svolta della Sicilia è il 25 settembre. “Perché ci
credo davvero, io ci metto la faccia”, è lo slogan elettorale di Davide
Vasta. Semplici parole ma piene di significato per spiegare l’impegno
sincero e concreto per il cambiamento tanto atteso dai siciliani.