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In 40 escono dal Pd, Barbato: "Mancanza patologica di autocritica"

Intervistata da CataniaToday l'ormai ex segretaria dei Gd di Pedara, a capo del gruppo di giovani che ha abbandonato recentemente il PD, spiega le ragioni del gesto e attacca i vertici provinciali

Sono 40 gli ormai ex Gd, la giovanile del Partito democratico, che hanno deciso nei giorni scorsi di lasciare le file dei dem per appoggiare la lista "I cento passi" a supporto della candidatura di Claudio Fava. Una decisione che, sicuramente, avviene a ridosso delle elezioni regionali - e per questo ha creato non pochi maldipancia - guidata a livello locale dalla segretaria di Pedara Federica Barbato e da Salvatore Trovato, responsabile università dei Gd di Catania.

In una nota al vetriolo, oltre ad esporre sinteticamente le ragioni del gesto, i due dirigenti hanno dichiarato di guardare "con interesse" ad una nuova "casa" politica, quella di Mdp-Articolo1, il movimento che, a livello nazionale, è guidato da Enrico Rossi e Roberto Speranza, sostenuti, nella loro azione politica, dagli ex segretari del PD Pier Luigi Bersani e Guglielmo Epifani e dall'ex presidente del Consiglio ed ex segretario dei DS Massimo D'Alema. Per questo motivo, ma in generale per la decisione di non rinnovare la tessera del Pd, i giovani erano stati attaccati dal segretario provinciale Enzo Napoli che - rifacendosi addirittura alle sue orgini nel PCI - aveva ridimensionato il tutto. "Io rispetto, anche se non condivido assolutamente, le scelte di coloro che hanno scelto di andarsene dal PD - scriveva su Facebook Napoli - Il clamore mediatico, però, mi pare strumentale: la scissione in Sicilia ha coinvolto soltanto due deputati regionali su 19, 2 parlamentari nazionali su 22, qualche segretario di circolo, qualche decina di giovani. Ad essere onesti non mi pare tutta questa gran folla di gente".  

In una lunga intervista a CataniaToday, Federica Barbato spiega nel dettaglio i motivi che hanno portato alla rottura e la scelta di appoggiare Claudio Fava al prossimo appuntamento elettorale. 

Come mai questa scelta, proprio ora?

"Perché ci sono le elezioni no! Scherzo sdrammatizzando le numerose ingiurie che ho dovuto subire in questi giorni. Mi dispiace deludere le illustri personalità che anziché riflettere su una cosa così grave perdono il loro tempo con certe insinuazioni, ma ahimè per loro nessuno di noi 40 è candidato o gli è stato promesso, come dice qualcuno, un posto al sole, anche perché con 40 posti al sole Fava avrà la responsabilità di 40 ricoveri per insolazione. È evidente che la gestione da parte del Pd di queste elezioni regionali è l'ennesima goccia che ha fatto traboccare il vaso portando la nostra uscita in questo momento. Una volta le elezioni erano periodo di proposte politica e di confronto, di visioni diverse tra soggetti politici opposti; oggi tutto questo diventa cronicamente aggravato da una lotta spietata di 'capibottega', una sorta di elezione nell'elezione che attesterà chi sarà il più forte nel partito catanese. I numerosi ingressi hanno mutato geneticamente anche la concezione dell'altro, infatti non si è più compagni ,ma competitori e chi ci crede veramente, come numerosi militanti ne sono la vera parte lesa. Noi in questo marasma generale dovremmo fare campagna elettorale? Noi dovremmo essere convincenti su un qualcosa che non esiste? Io non ci riesco più come molti dei miei compagni. Personalmente da tempo ho provato con tutta me stessa a fare una battaglia interna per fare ravvivare i nostri valori fondanti, ma adesso siamo stufi di subire tutto questo in un Pd che per evitare che ci sia dibattito copre tutto non convocando ormai l'assemblea provinciale da anni. Per questo a tutti quelli che oggi ci criticano facendo i grandi saggi dico ció che mi diceva molto spesso mia nonna 'u lupu di mala cuscenza pi comu opera pensa'".

Cosa vi attrae del progetto di Fava e, come avete scritto, di Mdp?

"Mdp ha avuto la responsabilità di garantire la sinistra nel nostro paese costituendosi come soggetto politico plurale sulla scia dell'Ulivo. Un dettaglio non indifferente? È un movimento che nonostante plurale è privo di correntismi, il vero male che ha portato al disastro il Pd. In questo nuovo scenario qui in Sicilia Claudio Fava rappresenta ,, a prescindere dalle elezioni regionali ovvero la sobrietà. Fava sta dimostrando che nonostante non ci sia alle spalle una struttura partitica consolidata, ma un movimento nato solo qualche mese fa, che si può innanzitutto riuscire a dialogare attraendo tutte le forze di sinistra ma in particolare modo dimostra di avere una base di consenso nuova, frutto di un linguaggio che guarda a valori e ideali e non a poltrone o numeri".

Il segretario provinciale del Pd Enzo Napoli contesta il numero dei fuorisciti, siete realmente 40 ?

"Non mi va di polemizzare con Enzo Napoli anche perché capisco il suo malessere dovuto ad una mancanza di autocritica patologica, per lui non è sicuramente facile capire tutto ciò, ma a questo rispondo che se ne accorgeranno loro stessi dalle mancanze nel nuovo tesseramento e li penso che avranno anche ulteriori sorprese".

A Catania Mdp è un partito da costruire, è stato difficile lasciare una struttura ben consolidata come quella del PD?

"Certamente ci ho sofferto molto, ma non perché sia una struttura consolidata ma perché è un progetto politico al quale credevo fermamente ed al quale ho voluto bene come ne voglio a tanti compagni che oggi sono rimasti cercando di dare il massimo, senza che ancora oggi gli venga riconosciuto. L'Mdp Catanese nonostante la sua giovane età è un movimento che ho trovato più maturo di quanto si possa pensare, ricco di tanta energia e qualità umane; penso che all'interno di questo contenitore, in particolare i giovani troveremo terreno fertile su cui lavorare".

Quale risultato sperate per la lista I cento passi?

"Penso che ci siano tutti i presupposti per incassare un ottimo risultato a prescindere da ciò che dicono i sondaggi che ci gratificano, ma non ci cullano, bisogna lavorare sodo parlando alla gente con serietà ed onestà e questi presupposti sono sicura che ci premieranno".

Cosa pensate delle ultime tensioni che ci sono state per le candidature in provincia di Catania e, in particolare, a Palagonia?

"Ancora non sono così addentrata da esprimere un mio parere, penso che in qualsiasi famiglia che si rispetti è giusto che ci siano i problemi, l'importante è risolverli tutti insieme come risulta essere stato fatto".

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