Marano (M5S): "Anfiteatro romano aperto solo un giorno a settimana, presa in giro per i turisti"
L'importante sito archeologico di piazza Stesicoro è oggetto di una interrogazione presentata dalla deputata regionale pentastellata
“L’Anfiteatro romano di piazza Stesicoro, a Catania, è aperto ai visitatori un solo giorno a settimana, il giovedi. E tutti gli altri giorni? Come si può pensare di tenere sotto chiave il secondo anfiteatro più importante d’Europa, dopo il Colosseo di Roma? Un fatto inspiegabile e che in qualsiasi città civile del mondo sarebbe un’assurdità”.
Lo dice Jose Marano, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione all’Ars, indirizzata al presidente della Regione e agli assessori regionali delle attività produttive, dei ceni culturali e dell’istruzione, per sapere per quale motivo la fruibilità di dell’Anfiteatro romano e di altri siti archeologici catanesi sia così tanto limitata.
“Catania - ricorda Marano - possiede un vasto patrimonio archeologico: il Foro Romano, le Terme Achilliane e della Rotonda, i complessi monumentali dell’Odeon, la necropoli nord sono alcuni esempi. Quanti di questi siti sono visitabili ogni giorno da cittadini e turisti? Pochissimi. Ci sono degli orari ufficiali sul sito del Comune e poi invece in piazza Stesicoro, davanti all’Anfiteatro romano, un piccolo asterisco nel cartello all’ingresso informa che questi orari sono soggetti a variazione. Molto spesso infatti capita di trovare turisti e cittadini piazzati davanti ai cancelli chiusi. Ed erano pure sbarrati in questa prima domenica di giugno. Anzi, i visitatori si sono trovati davanti un cartellone, attaccato ai cancelli, che li informava che l’apertura adesso è ridotta a un solo giorno alla settimana. Cosa aspetta il presidente Musumeci, che tra l’altro conosce benissimo Catania, a risolvere il problema?”, si chiede la deputata.
“Così Catania prende in giro i suoi turisti e penalizza i cittadini. Finora notevoli opportunità di sviluppo economico legate al turismo - aggiunge Marano - sono state penalizzate e con esse le possibilità occupazionali per specialisti nel settore dei beni culturali. Così, anziché lanciare Catania come cittadina turistica, visti anche i dati sul turismo in continuo aumento, si agisce sempre senza rispetto per le giovani generazioni e quindi per il futuro di tutta la città”.